101 giorni

mercoledì 29 febbraio 2012

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IronPass
Sistemando le cose di casa la scorsa settimana, mi è tornato sotto mano il pass del 70.3 di Pescara dello scorso anno.
Forse, non tutti sanno che... lo scorso anno ho provato a partecipare al 70.3 di Pescara ...ma questa ormai è una vecchia storia da raccontare ai miei nipotini.
La cosa che mi è saltata agli occhi è il buono per l'Award Party ancora attaccato, come mai era ancora lì? In un decimo di secondo ho pensato e poi ho detto 'Eccerto, che cazzo dovevo festeggiare'
Mia moglie dall'altra camera 'Ma con chi stai parlando?'
'Da solo, parlo da solo'
Volevo buttarlo, anzi, bruciarlo, ma l'ho tenuto.
Se non fosse successo quello che è successo sicuramente oggi non avevo tutta questa carica.
Un avviso ai miei 'amici' che hanno deciso di rendere ancora più colorata la prossima edizione:
101 giorni sono rimasti, sparatevi le vostre ultime cartucce e cercate di prenderlo il bersaglio, io vi ho avvisato!
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Roma Ostia in bici e di corsa

lunedì 27 febbraio 2012

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Dopo l'arrivo
Una settimana di ferie proprio non posso chiamarla quella appena trascorsa. Passata ad aggiustare e sistemare tutte quelle 'piccole' cosette che durante la vita quotidiana 'farai dopo'.
Poco tempo dunque per gli allenamenti, che paradossalmente pensavo di poterne approfittare, poco tempo al pc, poco tempo per tutto, se non per indossare gli abiti di MannyManny. Ora però, in casa ho sistemato veramente tutto, anche le bici, entrambi posizionate, una sui rulli e una pronta per la strada.
Stare in casa e cambiare e sistemare le nostre cose mi piace un casino, anche se si fatica parecchio, sicuramente più di quando lavoro davanti al pc.
Sabato ho ritagliato spazio per la terza uscita in bici, Aran comincia a piacermi davvero, Martedì Andrea mi ha posizionato in bici e ha spostato sella, manubrio, appendici e pedali, sembro quasi uno vero adesso. In posizione il gomito quasi sfiora il ginocchio, e a parte la poca padronanza ancora della guida sulle prolunghe, quando stò giù pedalare è veramente fico, le gambe girano come due trottole, spingere da soddisfazione.
Sabato, dicevo, giro in bici con Sandro e Giancarlo, uno un tipo insospettato in mountainBike che sulla Colombo faceva da traino ai molti ciclisti della domenica, tutti in scia dietro a lui, l'altro che malgrado continua sempre a lamentarsi della prestazione ormai andata della RomaOstia e a fare finta di essere un ciclista da poco, non molla mai, e quando dico mai è mai.
Da CasaBlade abbiamo fatto un giro di ricognizione sulla gara di oggi a Ostia, lungomare fino al primo cancello e poi sosta caffè nel bar Venezia, in foto (Giancà a Pescara ho calcolato che puoi fermarti a Penne a prenderti il caffè!)
Un giro che sicuramente rifarò, i monti che mi circondano qui dove abito, non fanno esprimere al meglio la mia piccola, ci vuole pianura, anche qualche salitella, ma lungo il mare è perfetto (prima che arrivi la marmaglia da spiaggia)

Oggi la Roma Ostia, sabato gente a cena fino all'una, oggi sveglia alle 5,45, pacco gara invaso dal sapone liquido che in macchina decido di pulire per bene, risultato nausea e mal di stomaco fino alla partenza. Mettiamoci anche il polso sinistro gonfio (in gara metterò l'orologio a destra), e sullo 'stinco' destro un buco di 1cm e mezzo a causa del tavolino sfuggitomi di mano il giorno prima, non è proprio una giornata perfetta. Non contento, decido di allungare il brodo con Yò, Max e Maurizio di 8km, giriamo intorno al laghetto mentre tutti sono già in gabbia.
Partiamo dalle retrovie, scopro poi che invece di partire con la seconda onda partiamo con la terza, dietro di noi si vede la solita ambulanza.
Giusto il tempo di fare 400m insieme, saluto l'allegra combriccola per andare al mio passo, quale non lo so, ma mi stabilizzo subito sui 4,50. Tantissima gente che fa rimpicciolire le larghe strade dell'Eur, un continuo 'permesso' e 'scusa' tra migliaia di runners improbabili, cioè che a vederli tutto sembravano meno che gente pronta ad affrontare una mezza, ma quelli sono il cuore della RomaOstia, il resto è solo contorno.
Alla salita del 10°km allungo il passo, 4,40 mentre sorpasso praticamente tutti, qualcuno mi guarda strano pensando di rivedermi fermo a bordo strada dopo lo scollinamento, quello che in parte penso anch'io.
Ma arrivato in cima, rimango a quel ritmo, stò bene, molto bene. Al ristoro della Running salto in braccio a Giampy, bevo un bicchiere e riparto. Ormai viaggio a 4,35. Dal 16° allungo ancora, ormai mancano 4km, l'ultimo non conta, mi stabilizzo a 4,25, anche nell'ultima pendenza prima del mare, ridevo ('che cazzo se riderà quello' hanno pensato in molti).
Arrivo al traguardo in 1ora 39 e 59, ma il display segna qualche secondo sopra i 40.
Sensazioni molto positive, senza gel, senza sali, solo acqua, gambe e sudore.
A pranzo con Kikko (intravisto ogni tanto sulla rete ma che per mea culpa non seguo spesso aimè!), il rinato aCuilotto Bucci, Max che da tanto non vedevo, e i soliti cazzari che nemmeno nomino più!
Sempre dopo l'arrivo
Roma si avvicina, forse domenica l'ultimo lungo, ma se le sensazioni sono ancora positive e dal 27°km i ritmi sono a 4,25 sarebbe quasi un peccato correre Roma in 3,29,59

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Classifica Roma Ostia 2012

domenica 26 febbraio 2012

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Io e Lei

lunedì 20 febbraio 2012

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 La prima volta che ho nuovamente imparato ad andare in bici è stato sabato, quando ho fatto la prima uscita con Aran. Si, la chiamo per nome, sono consapevole di essere ormai deviato mentalmente, mi aspetto molto da lei!
Uscita tranquilla, anche troppo, ma in fondo dovevamo solo conoscerci.
L'impressione in breve è stata quella di cavalcare un cavallo purosangue ancora da domare, e il nervosismo (il mio) si è placato solo dopo una trentina di km.
La posizione è cambiata, i dolori al collo e alle spalle ancora oggi si fanno sentire.
I freni da una parte, il cambio dall'altra, anche cambiare marcia all'inizio era un problema, cosa che ai vecchi ciclisti, col cambio sul 'tubo',  farebbe ridere.
Appendici usate rigorosamente in pianura a velocità basse, ancora poca pratica per maneggiare bene un manubrio così.
Comunque, a parte le insicurezze che si sono affievolite col passare dei km, mi sono trovato veramente bene, comodo, sopratutto sulle appendici.
75km in 2ore e 45min 
Domani si torna in vasca finalmente, e cominciamo a spingere di nuovo anche con le braccia.
111 giorni al via

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Aran

mercoledì 15 febbraio 2012

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Finalmente!
:)
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SanRemo 2012, torna il festival

martedì 14 febbraio 2012

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Finalmente stasera cominciano le serate che, da anni ormai, passo davanti alla tv a vedere il Festival della canzone Italiana.
Quel Festival tanto criticato, dove l'attenzione non è la canzone italiana, ma è rivolta solo a criticare tutto, dalle donne al presentatore, agli addobbi senza o con troppi fiori, ai vestiti, all'orchestra, agli ospiti (e infine) ai cantanti.
Ho scovato questa locandina del '62 dove si legge nel trafiletto che anche in quegli anni la polemica faceva da padrona, appunto infatti comincia con 'Un Festival polemico.'
Certo chi oggi vede XFactor non può paragonarlo al Festival, sono due cose completamente diverse che parlano dello stesso argomento, ma in modo diverso, la differenza sostanziale sta che a XF vincono i cantanti più bravi, a SR vincono solo i raccomandati.
Ma è una passione quella della canzone a cui non posso mancare, mi piace, mi piace ascoltare, mi piace criticare.
Il divano è pronto da ieri, popcorn e birra, tv collegata all'impianto stereo, telefono spento e rutto libero!
Andiamo!
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Campionissimi, loro si che lo erano

domenica 12 febbraio 2012

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Sono bastate poche parole della sinossi a farmi prendere questo libro che parla di trenta racconti del grande ciclismo, quando ancora chi gareggiava faceva lo spazzacamino e non faceva trasfusioni 'ottimali' o assumeva sostanze se non pastasciutta di buona fattura.
La situazione meteo sembra volgere al meglio, dopo la nevicata di ieri stamattina era tutto ghiacciato, alle 10,00 il termometro segnava -2, la portiera della macchina non si apriva, il vetro non si abbassava, segni premonitori che forse era meglio rimanere al caldo del piumone.
Vado alla pista e una striscia d'asfalto nero in mezzo a un prato tutto bianco mi dice che oggi devo approfittarne, il sole splende e allora cominciamo.
Decido di non fare più allora un lungo di trenta km, ma oggi faccio un 3x10000 senza recupero.
Primi 10 a 5,00/km andati, altri 10 a 4,50/km divorati, ultimi 9km a 4,40/km e finale col botto a 4,23/km.
E dire che la grigliata della sera prima accompagnata dal rosso di Montefalco non era proprio da manuale 'L'alimentazione dello sportivo', l'unico dubbio che mi rimane è il pillolone di Keforal preso appena prima di uscire, dicono però che gli antibiotici non vanno a braccetto con le prestazioni, bah, forse allora saranno state le 4 fette biscottate a secco.
Giusto ritenni allora dopo tale sortita, farmi dono di un bel libro, e così fu.
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Pennette Master al Salmone

sabato 11 febbraio 2012

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Molto buone, specialmente in una giornata nevosa come quella di oggi.
Ingredienti:
Salmone 50gr
Burro 30gr
Cipolla mezza
Concentrato di pomodoro QB
Panna QB
Vino bianco QB
Penne rigate 300gr

In una padella fate sciogliere il burro, mettete la cipolla tagliata a pezzi piccoli e il salmne tagliato a piccoli filetti, fate cuocere per un pò, poi aggiungete il concentrato di pomodoro e un pò di vino bianco, fate cuocere il tutto per un pò
e aggiungete la panna, fate amalgamare il tutto e spegnete il fuoco.

Una volta cotta la pasta fate mantecare bene nella padella e servite.
Questo è quello che dovrebbe rimanere.

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12 giorni senza nuoto

mercoledì 8 febbraio 2012

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Da oggi partono i miei lunghi 12 giorni senza nuoto, 8 giorni di antibiotico e 20 giorni di medicazioni.
8 bruciature fatte sulla schiena devono chiudersi al meglio per evitare cicatrici, e tanto tempo a mollo nel cloro non gli farebbero bene.
Giusto ieri l'ultima nuotata con i soliti 3000m con all'interno 10x200m in 4 minuti, recupero compreso, insieme al Bonze.
Ora per chi vuole, può approfittare di questa mia lunga pausa per allungare la bracciata nei miei confronti, non faccio nomi, ma solo nick RunnerBlade e Carlo
Sappiate però che sto escogitando dei metodi alternativi per non perdere il fiato, non cantate vittoria troppo presto!

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Un weekend magico

lunedì 6 febbraio 2012

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  • Venerdì a ora di pranzo comincia a nevicare per bene
  • Torno a casa in un ora e 40 per fare 6km, ma abito a Monterotondo, dunque per tornare a casa devo salire, e salire sulla neve senza catene è difficoltoso per tutti, ma non per me, ...ho le catene
  • Arrivo da mamma dove stasera ci ha fatto la pizza fatta in casa, pizza e birra a volontà!
  • Dopo cena ci facciamo un giro in macchina a vedere questo spettacolo, la nostra piccola città tutta bianca, alle 22,00 non c'è nessuno in giro, fichissimo
  • Dormo sul divano con Lorenzo, le imposte aperte  per assicurarci che nevicherà per tutta la notte
  • La mattina accendo il fuoco e ci prepariamo per andare a comprare ciò che mangeremo in questi giorni di freddo, polenta (non per me), carne, vino (l'oste ci fa scaldare con un bicchiere di vin brulé mentre aspettiamo che ci spilla quello rosso) pane e altro
  • Pranziamo con la polenta (loro) e spuntature, salsicce e pane intinto al sughetto (io)
  • Pomeriggio, a rotolarci in mezzo alla neve io e Lorenzo, e fare un pupazzo che il nome è tutto un programma, Pisellone, ma col freddo si sa, tutto si ritira (vedi foto)
  • Doccia calda
  • Cena con bruschette al lardo di colonnata, grigliata mista e vino rosso
  • Domenica mattina sotto il piumone si sta bene, ci alziamo alle 10,00
  • Un ora di rulli per rimettere a posto la coscienza
  • Pranzo con tagliatelle ai carciofi e formaggio (rimaniamo leggeri), la coscienza è di nuovo smarrita
  • Pomeriggio con Lorenzo sulla discesa del garage con busta sotto le chiappe a scivolare lungo la rampa e addosso alla serranda, povere chiappe, mi fanno ancora male
  • Cena con seconda grigliata, dovevamo finire i 5lt di vino altrimenti con l'aria che aveva preso andava a male
  • Per fortuna nevica una volta ogni 17 anni
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Intervista* a sorpresa

mercoledì 1 febbraio 2012

18 commenti
I: E' tanto che aspetta?
M: No guardi, sono circa 7 mesi, e devono passare ancora 5 mesi prima di rimettermi la muta e provare di nuovo il gusto di sbracciare un pò sulla testa e sulla schiena di altra gente
I: Ma perchè lei prova gusto a menare agli altri?
M: No, scherziamo, ma quando ti trovi nella tonnara è divertente dare e prendere botte, meglio darle però visto che comunque è inevitabile prenderle
I: Ma che cos'ha di particolare questo sport rispetto alla corsa?
M: Cominciamo col dire che comunque è uno sport dove si corre, e quello è fondamentale. Non ho mai pensato ad esempio, a partecipare a gare di ciclismo, o ancor peggio di nuoto, non mi da stimoli, e comunque mai dire mai, una granfondo mi piacerebbe farla, non lo nego.
I: Ha qualcosa di magico allora?
M: Magico no, forse, bo, ma quello che più mi attrae dal triathlon è il momento esatto in cui finisci una frazione, entri nella ZC e cominci l'altra frazione, quei pochi minuti sono quelli più intensi, quelli più belli.
Correre con la muta alla vita, litigare con i piedi cercando di sfilartela il prima possibile, arrivare alla bici e mettere il casco gli occhiali le scarpe, prenderla e accompagnarla a mano, come una signora al ballo, fino alla riga da dove puoi cominciare a pedalare, e quando rientri, che scendi al volo dalla bici, se sei capace, io no, riporti al suo posto la bici, infili le scarpe, metti il cappello e comincio a fare quello che mi piace di più, correre. Questo è quello che veramente mi piace fare.
I: E qualcosa che non ti piace c'è?
M: Si, c'è solo una cosa che non mi piace del triathlon, ed è aspettare. Il nostro clima purtroppo, o per fortuna, ci permette di gareggiare solo per 5 mesi l'anno, e in questi 5 mesi, almeno nella mia regione, le gare sono veramente poche
I: Cosa consigli a chi vuole avvicinarsi a questo sport?
M: Dico quello che hanno detto a me, nella vita si fa tutto, basta solo volerlo.
L'ostacolo più grande di questo sport è il nuoto prima di tutto, ci possiamo improvvisare ciclisti o podisti, quando sei stanco ti fermi se vuoi, ma quando sei in acqua o nuoti o nuoti, non ci sono scelte. Ho visto gente però nuotare a dorso a Pescara, a rana, gente che comunque è arrivata al traguardo, soddisfatta contenta e orgogliosa di se.
I: Ma parli sempre di Pescara?
M: No, parlo solo di Pescara


*Questa intervista è stata fatta da una persona sconosciuta, ed è la stessa persona che ha risposto alle domande. Ogni riferimento a fatti o persone non è da ritenersi puramente casuale
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