Io non sono un triathleta

mercoledì 31 luglio 2013

32 commenti
I triathleti sono quelli che:
  • sono nuotatori perfetti
  • odiano la muta
  • sono ciclisti professionisti
  • sono runner impeccabili
  • in gara hanno lo sguardo superconcentrato
  • in gara non si divertono, loro gareggiano
  • studiano le classifiche per conoscere gli avversari
  • conoscono tutti, ma tutti, i loro avversari
  • fanno 350km per andare a fare uno sprint
  • in 5 mesi fanno 30 gare
  • hanno come obiettivi le gare rank
  • non mangiano, loro si alimentano
  • se bucano si ritirano
  • se stanno in ritardo sul tempo gara prefissato... si ritirano
  • odiano le gare dove ci sono le staffette
  • non concepiscono il no draft
  • guardano gli ultimi arrivati... non li guardano affatto
  • leggono solo le prime 20 posizioni della classifica
  • non conoscono la parola riposo
  • si allenano 12 volte a settimana
  • quando ci parli... loro non si allenano mai
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Ancora riposo, ma...

martedì 23 luglio 2013

25 commenti
E' ormai passato quasi un mese, e in questi giorni di riposo non ho fatto altro che ripensare a tutto. Ancora. Ma via via che i giorni passano l'euforia si affievolisce, la vita normale torna a regime e si esce di nuovo a fare qualche pedalata qualche corsetta e qualche nuotata, così, senza una meta senza tempi ne obiettivi.
Come mi diceva Yò al telefono giorni fa, un pò come la pubblicità di quella ragazza in vasca da bagno che piange ripensando alla vacanza appena fatta.
Un lungo anno fatto di sacrifici, fatica... ma non solo da parte mia.
Voglio ancora ringraziare la mia famiglia, la parte fondamentale, dal principio alla fine, senza la quale tutto non avrebbe avuto un senso.
E un particolare ringraziamento lo faccio al Coach, colui che ha saputo calibrare alla perfezione tutti gli allenamenti, fatti sempre ai ritmi prefissati, faticando ma non scoppiando.

A volte, presuntuosamente, ho pensato fossero anche un po 'sotto tono', ma a lungo andare si sono rivelati perfetti per me e per il mio obiettivo, arrivare correndo senza fermarmi mai.
Non ho mai creduto fino in fondo agli allenatori a distanza, un allenatore deve vederti, correggerti, motivarti, ma devo ricredermi, ho imparato che tutto dipende da quello che stai cercando.
Io cercavo una guida che mi indirizzasse sulla strada migliore da percorrere, sulle quantità giuste e sulla qualità ottimale per il mio obiettivo.
7 allenamenti a settimana con l'aggiunta di un combinato nell'ultimo periodo di carico mi hanno fatto chiudere Klagenfurt in 11ore e 31min
Grazie Alè!

Da ieri finalmente sono tornate le tabelle, cominciavo a sentirne la mancanza
Questo è il primo specifico che feci per Klagenfurt
Si ricomincia di nuovo a nuotare pedalare e a correre, e ho già pianificato tutta la prossima stagione, stare a riposo tutto questo tempo è stato fatale!
A Settembre il 70.3 a Varano, a Marzo la Maratona di Roma, a Giugno il 70.3 a Pescara e a Luglio sarà ancora Ironman!




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Trofeo Master 37 al Varano Lake Tri - aiutiamo l'associazione "la risposta di Allegra e Laura"

lunedì 22 luglio 2013

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Il donzelletto vien dall'Austria, la donzelletta invece...

mercoledì 17 luglio 2013

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Ormai nel villaggio è lunedì, il sabato tanto atteso è in sostanza volato e la domenica è stata una grande giornata vissuta totalmente fuori da ogni schema, in una dimensione parallela (altro che tristezza e noia caro il mio Giacomino).
Mi è sembrato di stare in una bolla di sapone per quasi 12 ore, il silenzio dell'acqua, il rumore del vento e i battiti del mio muscolo vitale sono i soli rumori che mi hanno accompagnato in quella lunga giornata.
Ancora ricordo ogni attimo, ogni singolo momento di quella domenica e dei giorni passati a far si che questo obiettivo diventasse una bella storia da raccontare.
Il viaggio è stato bello e faticoso, ma la meta stavolta lo è stata di più!

Ritornato dunque alla vita quotidiana, cercando di non deprimermi troppo con i ricordi ed i pensieri di quei giorni unici, affronto con serenità tutte quelle piccole cose (ma messe insieme formano un mondo) che ho tralasciato in questi mesi, la lavastoviglie rotta (di nuovo), le serrande difettose, i sensori dell'allarme, il prato, la macchina, le tende, la macchina del caffè, il mare, la domenica, il sabato... la famiglia.

Finalmente il giusto tempo per poter nuovamente trascorrere pomeriggi e intere giornate con loro, i miei due sostenitori fisici e morali, la mia energia fondamentale.
Tanto energici e tanto sostenitori che a Settembre il mio obiettivo a Varano sarà quello di ''stare sotto le 5 ore, che senso ha fare un altro 70.3 in cinque ore e mezza se già 'lo abbiamo fatto'!''

Il mio prossimo obiettivo sarà far capire alla mia donzelletta (che non vien dalla campagna, ma  dalla città) che le gare a volte si fanno anche per il solo piacere di partecipare, non sempre per migliorarsi, o nel caso... migliorarsi con un minimo di criterio, non 'a botte' di 30 minuti!

''...se è così allora non perdere tempo ad allenarti, e rimani a casa a Settembre che è meglio!''

Ho creato un mostro!
Help me!
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Ironman Klagenfurt, penso che un sogno così non ritorni mai più...

mercoledì 3 luglio 2013

62 commenti
Si avvisano i gentili lettori che il testo sotto riportato è altamente contagioso, non mi assumo la responsabilità di scelte o decisioni prese successivamente alla lettura del post seguente.

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Penso che un sogno così non ritorni mai più...

3,59 del mattino. Apro gli occhi un attimo prima del suono della sveglia, ma aspetto che suona, non vorrei stessi sognando. Eccola. Ho faticato a prendere sonno, in verità ho dormito a frazioni di un ora, svegliandomi a guardare l'orologio luminoso della tv per 5 volte. Il chip è alla caviglia dal pomeriggio del giorno scorso, metto il body, una maglia i pantaloni scarpe e scendo per la colazione.
Tutti con le facce tra l'isterico e il sorridente(isterico), ognuno mangia con scrupolo le sue cose, inspiegabilmente metto a scaldare due fette di pane per toast, mai mangiati per colazione, al massimo fette biscottate. Li cospargo di marmellata sperando che facciano il loro dovere. In camera poi mangio a secco anche 4 Gentilini, niente latte, solo un caffè.Cerchiamo di esorcizzare la paura tra di noi, scherziamo ridiamo (istericamente) e ci diamo appuntamento in ZonaCambio.
Non ho scarpe da ginnastica, solo le scarpe per la gara che già stanno nel sacco rosso, pronte per la maratona, saliamo in macchina, io vestito da turista e Gian Carlo in ciabatte da mare, cominciamo bene!

Ricontrollo per la 72^ volta il contenuto della sacche per i cambi, mi tornano in mente i discorsi fatti la sera prima sui cambi a cena tra di noi, muta e costume, body asciutto, pantaloncini da bike, maglia, manicotti... con un gesto veloce chiudo tutto e riappendo la sacca alla rastrelliera, basta pippe mentali.
Aspetto seduto con Gian Carlo che arrivino le 6.00 nel frattempo arrivano Luigi e Strong, il primo parte 15 minuti prima(elite), il secondo ci farà partire proprio dove non volevamo partire, a sinistra, li dove partono tutti.
Andiamo verso lo start, ci mettiamo la muta in un parcheggio di bici che alle 6 del mattino è strapieno, consegnamo la sacca bianca per il fine gara e ci dirigiamo sulla spiaggia.
La gente è tanta, come la tensione, io Stefano e Gian Carlo ci incoraggiamo, realmente tutti e tre ci stiamo cagando sotto. Il colpo di cannone alle 7 in punto ha centrato in pieno il mio cuore, un brivido mi scorre lungo la schiena, faccio partire il crono solo dopo qualche secondo.
Si nuota.
Sto in preda al panico, manate, ginocchiate, gomitate arrivano in ogni punto, nuoto per i primi 100m a testa fuori per vedere per capire... un cazzo, non respiro, mi fermo un attimo,  mi travolgono, continuo a nuotare, mi travolgono ugualmente, per un attimo ho pensato 'non ce la faccio' ma prima di terminare la frase ho immerso la testa di nuovo e ho cominciato a nuotare, e a menare...
Cerco di mantenere la calma tra una bevuta e l'altra, tra una gomitata e una pedata in faccia, voglio uscire da quel caos, ma non vedo niente, gli occhialetti si sono appannati, vedo solo un mare di mani, braccia, cuffie dorate e piedi, non vedo altro.
Continuo a stare in mezzo al caos, si affianca qualcuno che respira dal lato opposto al mio, ad ogni bracciata ci guardiamo, non so perchè ma questo mi rassicura, non ci tocchiamo anche se siamo molto vicini, proseguiamo così per parecchio. Non so chi fosse, ma lui o lei, mi ha fatto prendere il ritmo tranquillo e rilassato per poter proseguire con sicurezza.
Sicurezza e tranquillità che non avevo, in 6 mesi non ho mai fatto la distanza in vasca, il Coach un giorno mi ha rimproverato 'NON TI SERVE A NIENTE FARE LA DISTANZA IN ALLENAMENTO PER QUESTA GARA!' e come al solito aveva ragione lui.
Arriva la prima boa, cerco di starle il piu vicino possibile per fare meno acqua, ma la calca è tanta, ricominciano le pizze, le pedate, le gomitate... ma ormai ci sono, una ne prendo quattro ne do.
Si torna verso riva cercando quel canale che non si vede, mi sono fermato 6 volte per leccare gli occhialetti cercando invano di togliere l'appannamento, ma niente, dopo un minuto buio totale, col sole contro poi mi sembrava di stare in paradiso, tutto bianco.
Si intravede una boa che delimita l'entrata al canale, la punto, a un certo punto vedo di fianco a me un piede a terra, due, quattro, gente che camminava a bordo canale, occazzo! Mi butto verso il centro dove l'acqua era piu alta, ma ormai la concentrazione di gente per metro quadro era spropositata, botte e schiaffi da tutte le parti, e ancora, e ancora...
Passiamo il ponte pedonale che scavalca il canale, ci siamo, arrivano le barche sulla sinistra, tra poco si svolta ed è finalmente finito questo incubo. La riva a destra si allarga, giro sicuro... mi ritrovo a nuotare da solo in una piccola insenatura piena di canne, rido come un deficente e bevo tre litri di acqua schifosa e fangosa. Mi rimeto nel canale e poco dopo finalmente si arriva alla svolta. L'arco Swim blu si vede, è finita!
Mi alzo in piedi e cammino, ma con la mano sinistra tocco ancora terra, ero ancora a terra, sono caduto di lato, quattro belle braccia mi afferrano e mi tirano su, due belle giovani mi dicono qualcosa, riesco solo a dirgli grazie, fanno quattro passi con me, mi dicono se è ok, rispondo okok, e corro verso la T1.
Mia moglie e mio figlio ai lati del passaggio mi chiamano, mi fermo e li bacio entrambi, loro sono la mia energia fondamentale!
Arrivo in ZonaCambio, afferro il sacco blu, sfilo la muta, metto i calzini, le scarpe, la maglia da ciclista, tubolare, pompa, occhiali casco infilo la muta nella sacca e parto. Con le mani cerco il pettorale per portarlo sulla schiena, cazzo ho dimenticato il pettorale!
Torno alla rastrelliera...
Aran è pronta, ora tocca a noi, salitella che ci porta in strada, la mount line è li, la sorpasso, salgo e partiamo.
Si pedala.
La pianura iniziale permette subito di andare a una buona media, ma non spingo troppo, trovo una buona andatura, senza affaticare le gambe, arrivo al 20° a 34km/h di media, va bene così. I reni e la schiena stanno benissimo, sto bene, comincio a bere, i consigli del Coach sono perfetti. In salita non sforzo, in discesa recupero, in pianura spingo. Salite a parte ho fatto 180km in posizione crono. Chiudo il primo giro in 3 ore e spicci, vediamo il secondo come viene. Mantengo sempre la stessa andatura del primo giro, ma sulle salite del secondo giro il 25 si fa sentire, e come se si sente. In discesa e in pianura si riprende fiato e a pedalare forte. Dopo aver fatto pipì per ben 5 volte in acqua è arrivato il momento per farla di nuovo, e in un grazioso boschetto appoggio Aran sul prato e annaffio una bella pianta di quercia, con tanta tanta ma tanta pipì! Ho mangiato in tutto 6 barrette una banana e un gel, bevuto 3 borracce d'acqua 1 e 1/2 di sali e 1 di Cola.
'Cola! Cola!' urla un volontario al ristoro, prendo la borraccia chiusa, la metto in bocca e la stappo con i denti. Per un attimo la mia faccia si gonfia come quella dei cartoon, la cola calda sballottata nella borraccia ha un effetto granata nelle mia bocca, a momenti soffoco tra le risate e il gas che mi usciva anche dalle orecchie! Affrontata l'ultima salita penso che il più è fatto ormai, ma mancano ancora molti km all'arrivo, non è ancora finita, non è ancora finita, lo ripeto fino a quando non vedo il Seepark Hotel, e li ho un nodo alla gola che mi fa uscire le lacrime 'è fatta, ormai è fatta, ce l'ho fattaaaaaaa!!!!!!'
Pedalo rilassato fino all'arrivo della dismount line.
Alessandra e Lorenzo sono li ancora una volta, scendo dalla bici e vado a baciarmeli per la seconda volta!
Scendo in T2, poso Aran e la ringrazio, corro alle sacche rosse, levo le scarpe il casco e metto le scarpe da run e il cappello, mentre mi avvio verso l'uscita mi accorgo che qualcosa balla sulla mia schiena, è il tubolare e la pompa, ho ancora indosso la maglia da bike, torno dal volontario e gli prego di ridarmi la sacca rossa, mi sfilo la maglia e la metto dentro, lo ringrazio e gli chiedo scusa, e lui mi risponde 'ma che scherzi! Vai vai!!' in italiano perfetto, un grande!
Si corre.
Calma, mantieni la calma e non esagerare, accorcia il passo e non strafare. Mi sforzo a rallentare, malgrado questo il primo km segna 5:01, non va bene, rallenta.
5,20 mettiti sui 5,20 al km, e cosi faccio.
La corsa mi piace, è casa mia, sto rilassato, ormai ho in tasca la medaglia, non penso ad altro che alla voce dello speaker che urla il mio nome.
Il percorso non lo conosco, e questo mi piace, si passa nel parco, è bello, è pieno di gente che all'inizio pensavo fosse siciliana in quanto mi dicevano tutti 'Suca!! Suca!!' poi scopro che gridavano una sorta di Super in lingua tedesca. Rido e sono felice, e intanto i km passano, incrocio Pietro e Stefano, ma non vedo Gian Carlo. Il passo è costante, 5,20 spaccato, ai ristori però mi fermo e cammino per bere e mangiare gel.
Finalmente all'iniziare del secondo giro vedo anche Gian Carlo, sinceramente mi ero un po preoccupato, e non per un eventuale sorpasso.
Alla mezza devo a tutti i costi andare in bagno, ho la vescica che sta per esplodere, e (s)fortunatamente non ci sono boschetti deserti lungo tutto il percorso run, devo ripiegare sui bagni chimici... tralascio la cosa.
I km passano e io sto sempre bene, non un accenno di crollo, molta stanchezza, quello si, ma ci sono, e il garmin segna 5,20 ancora, tanto che credevo si fosse impallato.
Ma dal 30°km in poi la sosta ai ristori diventa più lunga, cerco di connettere meglio, ai volontari chiedo water e afferro i gel, mi guardano strano, non ho toccato i sali per niente, solo acqua cola e gel, gel cola e acqua. E riparto sempre allo stesso ritmo. Verso la fine incontro Pietro, mi dice qualcosa su 'un minuto' ma non riesco a capire, io gli dico 'Vallo a prendere Piè, vallo a prendere sto traguardo!' Poco prima del giro di boa in centro a Klagenfurt vedo Stefano che fatica, corre ma fatica, mi dice di riprenderlo, e così faccio.
Mi dice di lasciarlo, di andare avanti, ma ormai mancano pochi km all'arrivo, faccio due conti veloci, e capisco che possiamo stare sotto le 11ore e 30min non lo lascio, continua dirmi di andare, gli dico di stare zitto e risparmiare le energie, e andiamo avanti insieme raccontandoci le peggio cazzate, a sillabe, ma ce ne siamo dette tante. Tante belle ragazze ci incitano, i baci volano a destra e a manca, sarà stato il fascino del body! Superiamo il 38°km, mancano solo 3km all'arrivo, l'ultimo non conta. Arriviamo al parco, un losco individuo da lontano ci fa cenno di muoversi, è quel torinese di Pietro che ci sta aspettando! Facciamo gli ultimi km insieme.
Non ho adesso le parole adatte per continuare a descrivere quello che ho provato in questo ultimo km.
Tutta la fatica e la sofferenza fatta è ormai un lontano ricordo, stiamo correndo verso la gloria, verso quella meta che fino a qualche anno fa era pura utopia, e adesso è li, dietro una curva che si intravede in lontananza, ai lati un mare di gente che urla e grida, è contenta per te, è un brivido unico, un emozione che poche volte nella vita ho provato.
Pietro dice di rallentare per creare distanza tra noi e un altro ironman che stava davanti a noi, io dico di sorpassarlo, nessuno ci può arrivare davanti adesso.
Prima dell'ultima curva il mio Lorenzo mi viene incontro, mi sforzo di non piangere per non farlo preoccupare, lo abbraccio e lo prendo per mano, adesso possiamo andare a prenderci la nostra gloria!
Descrivere tutto il resto è impossibile!


 





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