Una favola moderna

Blade runner ce l'ha fatta. Oscar Pistorius, l'atleta sudafricano che corre con due protesi di carbonio al posto delle gambe, è arrivato secondo nei 400 metri B del Golden Gala di Roma. La medaglia d'oro nei 200 alle paraolimpiadi di Atene ha sfidato gli atleti normodotati e, tra gli applausi dell'Olimpico, ha ottenuto un risultato che profuma di vittoria. Pistorius è partito male. Anzi, alla partenza è stato il peggiore con un tempo di reazione di 0.430 millesimi. Il sudafricano ha pagato anche le due curve, ma poi è uscito con grande forza nel rettilineo finale. All'arrivo si è piazzato secondo con il tempo di 46"90, battuto da Stefano Braciola, primo con 46"72. Dopo l'arrivo Oscar è stato circondato come una star da microfoni e taccuini. "E' stata una emozione incredibile - ha detto - è il sogno di una vita che si corona". Curve e partenza sono un limite tecnico insormontabile, ma la velocità c'è e l'atleta cerca di giustificarsi: "Forse ero troppo agitato, troppo teso...". Il tempo di 46"90 è distante dai limiti per partecipare ai mondiali e l'appuntamento con Olimpiadi e Mondiali è distante. Tuttavia l'esperimento è piaciuto al pubblico. L'olimpico ha seguito la sua gara con grande attenzione e la sua volata finale è stata accompagnata da applausi sempre crescenti.

E per aggiungere qualcosa che viene da dentro:
Aho! Batté...
ma nun dovevamo annà
ar gran galà?