Il lungo che piace a me

lunedì 17 marzo 2014

20 commenti
Credo di aver raggiunto una modesta 'maturità' nel correre, e non parlo di minuti al km, ma di 'quando quanto e come'.
Domenica scorsa non era aria di fare il lungo, anche se le condizioni fisiche lo avrebbero permesso la testa non c'era, quando è così, meglio rimandare.
E così, dopo due giorni, con la rabbia raffreddata e la mente libera da tutto, esce il lungo che piace a me, con finale in progressione

LapDistanceTime Pace
  1   1.0 km  5:16  5:15 /km
  2   1.0 km  4:51  4:51 /km
  3   1.0 km  4:44  4:44 /km
  4   1.0 km  4:39  4:38 /km
  5   1.0 km  4:41  4:41 /km
  6   1.0 km  4:40  4:40 /km
  7   1.0 km  4:39  4:38 /km
  8   1.0 km  4:41  4:41 /km
  9   1.0 km  4:39  4:38 /km
 10   1.0 km  4:36  4:35 /km
 11   1.0 km  4:39  4:38 /km
 12   1.0 km  4:40  4:40 /km
 13   1.0 km  4:36  4:35 /km
 14   1.0 km  4:41  4:41 /km
 15   1.0 km  4:36  4:35 /km
 16   1.0 km  4:27  4:27 /km
 17   1.0 km  4:36  4:35 /km
 18   1.0 km  4:36  4:35 /km
 19   1.0 km  4:31  4:31 /km
 20   1.0 km  4:32  4:32 /km
 21   1.0 km  4:25  4:25 /km
 22   1.0 km  4:29  4:28 /km
 23   1.0 km  4:33  4:33 /km
 24   1.0 km  4:33  4:33 /km
 25   1.0 km  4:30  4:30 /km
 26   1.0 km  4:27  4:27 /km
 27   1.0 km  4:26  4:26 /km
 28   1.0 km  4:29  4:28 /km
 29   1.0 km  4:23  4:22 /km
 30   1.0 km  4:08  4:08 /km

Sabato altri 16km andavano corsi a ritmo gara, non sono riuscito ad andare più lento di 4:30, ma si sa, è un effetto collaterale dei lunghi quello.
Domenica i 145km in bici confermano il mio stato di forma, un uscita tranquilla, ma con momenti intensi.
Potrei tentare il colpaccio domenica a Roma, avrei tutte le carte in regola per farlo, ma...
Voglio recuperare bene, voglio mantenere la forma, non voglio perdere giorni importanti per un personal best che mi gratificherebbe solo per qualche settimana...
Saper aspettare non è facile, qualcuno mi dice che bisogna sfruttare ogni possibilità che si ha, che non bisogna lasciar passare le occasioni, che non si campa 100anni, bla bla bla...

Ma queste sono tutte chiacchiere, se, ma, forse, non so, credo, potrei... 
Come al solito deciderò tutto solo dopo aver fatto il primo passo e premuto lo start al cronometro.
 
Vi consiglio solo una cosa per domenica prossima:


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Bisogna anche sapersi fermare

domenica 9 marzo 2014

14 commenti
Una bella giornata, fredda al punto giusto per fare l'ultimo lungo prima di Roma.
Parto presto per andare alla pista da 1km160m dove solitamente faccio i miei allenamenti, poco prima di arrivare vedi i cartelli (Cross del Tevere), ok, decido per la ciclabile di Saxa Rubra.
Sulla Tiberina un bip troppo lungo mi porta lo sguardo a una spia arancione, cavolo sto in riserva da ieri e sto per rimanere a secco, poco male, ecco un self.
Ma dov'è il portafogli? A casa. Merda.
Torno indietro, si sono fatte quasi le 8.00
Decido di andare a pochi passi da casa, in mezzo al verde, non proprio piatto, ma potrebbe andar bene.
Finalmente comincia l'allenamento, ma qualcosa non va.
Sono nervoso, cerco di calmarmi, ormai è andata così, non ci posso fare niente, mi concentro sulla corsa.
E' una bella giornata, facciamo passare queste 2 ore.
Non riesco a impostare il passo.
Un cane maremmano mi attraversa la strada, mi guarda, ma dallo sguardo capisco che sta solo pensando "E lo chiami correre quello?"
In discesa a 4:30, in salita a 4:50, in pianura non riesco a tenere un ritmo, ancora.
Arrivo alla macchina, mi fermo.
Oggi non ci sono.
Meglio rimandare.
C'è ancora tempo per l'ultimo lungo.
-13
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I Pancake del dispiacere

lunedì 3 marzo 2014

23 commenti
Mentre tutti si stavano preparando per la mezza maratona di Ostia, sabato, visto che pioveva e non ho potuto fare le mie 6 ore di bici, ho affogato il dispiacere nei pancake.
Per fare i pancake non ci vuole poi molto, bastano
2 uova
100gr di farina
200ml di latte
Pane degli angeli (mezza bustina)
1 cucchiaino di zucchero
50gr di burro
1 pizzico di sale

Mescolate la farina setacciata con il Pane degli Angeli.
Dividete i tuorli delle uova dagli albumi, mettete questi ultimi in un contenitore insieme al sale e allo zucchero e montateli a neve.
Nel frattempo strapazzate i rossi, aggiungete il latte e il burro sciolto precedentemente in un pentolino (a fuoco basso me raccomando!)
Aggiungete quest'ultimo intruglio alla farina e mescolate bene senza fare grumi creando un bel papocchio giallo.
Ora unite gli albumi montati a quest'ultimo, con un mestolo ricoprite gli albumi col papocchio molto delicatamente.
Scaldate un pentolino imburrato, fuoco ne basso ne troppo alto, con un mestolo versate il papocchione giallo e fate i vostri pancake.
Miele, Nutella, marmellata, sciroppo d'acero... mettete quello che volete insomma, se vi piace anche due fette di melanzane sott'olio o peperoni grigliati!
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