E adesso aspettiamo...

giovedì 20 giugno 2013

29 commenti
Fatta la fatica dell'ultimo periodo di carico, aspettiamo che arrivi questo 30 giugno.
Un lungo anno di attesa, ora dobbiamo tirare le somme e fare una buona gara.
Alessio ha fatto un gran lavoro, non credevo di poter sostenere certi ritmi o andature, la cosa che più mi soddisfa è che il 90% di quello che mi diceva di fare l'ho sempre fatto, senza mai mollare o scoppiare, lavori in soglia in vo2max medi lunghi... non credevo di farcela così bene.
Pescara è stato un ottimo test dove i risultati si sono visti, unico rammarico lo smarrimento della fascia cardio che non mi ha permesso di avere punti di riferimento e la conseguente traccia cardiaca nella sofferenza fatta.
Ma comunque...
L'obiettivo è sempre lo stesso, raggiungere il traguardo capace di intendere e di volere.
Queste sono state le parole che dissi al coach quando ho messo tutto nelle sue mani, e malgrado oggi ho una vaga idea di quello che potrei fare tra 9 giorni tutto rimane ancora un incognita.
Le ore sono tante e gli imprevisti tutti dietro l'angolo, ma ho imparato in questo anno a trovare una soluzione anche a quelli.
Il difficile è stato trovare la motivazione, la voglia di uscire all'alba, spostare gli allenamenti per non mancare agli appuntamenti familiari, mantenere la calma quando la sveglia ha suonato alle 5 ma io ho aperto gli occhi alle 7 mandando a monte un lungo, e rifarlo in settimana, scombinando così tutta la tabella, trovare la piscina chiusa e andare a casa a prendere le scarpe da corsa per rimediare, bucare il tubolare e chiamare quella santa donna di mia moglie e farmi portare una ruota di ricambio e ripartire per finire il lungo, fare uscite in bici da 210km in solitaria, io e Aran.
Sto in forma e sto recuperando bene anche gli ultimi 33km di corsa di martedì (che dovevo fare domenica, ma indovinate un pò...) e l'ultimo lungo in bici (210km) mi ha veramente caricato.


Gli allenamenti singoli però lasciano un po il tempo che trovano, certo sono un buon punto di partenza, ma quando non hai esperienza con certe distanze tutto va ridimensionato.
E sinceramente non me ne frega un cazzo se ci metto 12 ore o 15 ore, quello che conta per me è solo arrivare alla fine di questa grande e bella avventura, alzare un boccale di birra e festeggiare insieme alla mia famiglia e ai miei amici.
Si, ora sono pronto.
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Ancora Pescara, IronMan Italy 70.3 2013

martedì 11 giugno 2013

43 commenti
Ormai è mia, Pescara è mia!
Dopo un inizio burrascoso e odioso, ormai amo quella città!
Parto senza obiettivi particolari, se non quello di partire a manetta da subito. Il combinato 180+5 fatto domenica e il lungo da 30 di corsa di martedì potrebbero aver compromesso il recupero per domenica, ma poco importa, il mio obiettivo rimane quello del 30 giugno, vada come vada sarà un successo.
Arrivo sabato mattina con tutta calma, mare spiaggia birra e relax, prima di cominciare i preparativi della zona cambio.
ZonaCambio... uno squadrone di belle persone presenti quest'anno a Pescara con atleti presidente e staff al seguito, spettacolare, come i nuovi body!
Quest'anno la zona cambio si fa con le sacche colorate, forse un casino (penso) e invece molto meglio devo dire.
Aran è ancora una volta pronta, parto con le profilo alto e tubolari, una chiara sfida alla sfiga che in questi ultimi tempi ha provato ad affrontarmi.
Swim:
si parte dall'acqua alta, boe a 200m dalla riva (lo scorso anno il nuoto è cominciato con i 200m run a causa dell'acqua bassa) triangolo che ci riporta all'interno dell'area protetta dagli scogli.
Il mare è agitato, si parte!
Sto in mezzo alla mischia, niente retrovie, subito arrivano i primi schiaffoni e l'occhialetto destro parte facendo entrare acqua salata... brucia cazzo! provo a togliere l'acqua e ripartire, ma il laccio si è spostato, riprovo a sistemare le cose per altre 4 volte, niente... ormai l'occhio destro è andato, continuo così! Arriverò a riva con l'acquario nell'occhio destro.
Esco dal nuoto riposato, saluto la mia famiglia e vado in zona cambio.
Aran mi aspetta

Bike:

parto subito bene, bevo un gel e mangio metà barretta, saliamo sull'asse attrezzato e comincio a spingere. Ho dolore ai reni, speriamo passi presto.
Niente, non va, mi alzo a pedalare, mi abbasso in posizione crono, pedalo normale, mi fa male la schiena, i lombari bruciano. Cominciano le prime salite, arrivo a Pianella, dolore che non accenna a passare. Se continua così sarà un calvario, e ancora mancano più di 60km e la mezza.
Mangio ancora, bevo acqua e sali, ancora fatico.
Al 45°km ho un lieve cenno di miglioramento, il percorso è ancora nervoso.
Finalmente mi sblocco, non so perchè, e ancora me lo chiedo, ma da li in poi sarà uno spasso. Le salite che portano a Nocciano volano, e comincio a spingere sul serio.
Nessuno mi sorpassa più, metto la freccia a sinistra fissa, è ormai il delirio!
Sull'asse controvento sto fisso sui 37km/h e anche qualcosa in più, i trenini per fronteggiare il vento contro si sprecano, sorpasso anche quelli, qualcuno si accoda a me, e allora spingo per staccarli... e li stacco!
Cazzo c'era dentro le borracce della Powerbar!
Con mio stupore (e anche per qualcun altro ;) ) dalla classifica finale leggo che negli ultimi 35km la media è stata di 37.19km/h!
Arrivo alla dismount line, sto bene cazzo!
Rimetto a posto Aran e vado a prendere la sacca rossa.
Run:

Passo regolare, ogni volta che guardo il Garmin leggo 4,40, ai ristori mi fermo a bere, acqua, sali, cola, 3 gel in tutto e due bicchieri di RedBull che a primo impatto sembrava birra (il colore era uguale, il sapore no).
E' un continuo salutare, mia moglie, mio figlio, mio fratello, mia cognata, Alessandro con la moglie, Diego the president, Kipudda (credo fosse lui)...un sacco di gente che mi incitava!
Riprendo Strong, ma lui era al secondo giro e non stava molto bene, prova a venire con me ma non ce la fa, provo anche a insultarlo, ma mi dice di andare, Giorgio che non ha voluto cedermi il suo braccialetto viola (egoista!) Loredana, Alessio, Marco, ma non vedo Carlo (si ritirerà dopo il primo giro)
Finisco in progressione visto che potevo riuscire a stare sotto le 5ore e 30min.
Ultimo braccialetto e vado incontro a Lorenzo che viene con me a tagliare questo ennesimo traguardo

Una grande gioia e soddisfazione che non è facile da esprimere a parole!


Gianluca Simei

Rank: 48
Overall Rank: 320
BIB: 1159
Division: AK M40-44
Age: 40
State: Monterotondo
Country: ITA
Profession:
Swim: 42:38
Bike: 2:58:57
Run: 1:38:54
Overall: 5:27:08

Congratulations, Gianluca, on your finish!

Swim Details Division Rank: 91
Split Name Distance Split Time Race Time Pace Div. Rank Overall Rank Gender Rank
Total 1.9 km 42:38 42:38 2:14/100m 91 519 387
 
Bike Details Division Rank: 81
Split Name Distance Split Time Race Time Pace Div. Rank Overall Rank Gender Rank
55 km 55 km 2:02:29 2:49:09 26.94 km/h


90 km 35 km 56:28 3:45:37 37.19 km/h


Total 90 km 2:58:57 3:45:37 30.18 km/h 81 461 348
 
Run Details Division Rank: 48
Split Name Distance Split Time Race Time Pace Div. Rank Overall Rank Gender Rank
1.4 km 1.4 km 6:25 3:54:39 4:35/km


3.6 km 2.2 km 10:22 4:05:01 4:42/km


5.2 km 1.6 km 7:39 4:12:40 4:46/km


6.6 km 1.4 km 6:37 4:19:17 4:43/km


8.8 km 2.2 km 10:31 4:29:48 4:46/km


10.4 km 1.6 km 7:34 4:37:22 4:43/km


11.9 km 1.5 km 6:31 4:43:53 4:20/km


14.1 km 2.2 km 10:40 4:54:33 4:50/km


15.7 km 1.6 km 7:32 5:02:05 4:42/km


17.1 km 1.4 km 6:29 5:08:34 4:37/km


19.3 km 2.2 km 10:29 5:19:03 4:45/km


20.9 km 1.6 km 7:12 5:26:15 4:30/km


21.1 km 0.2 km 0:53 5:27:08 4:24/km


Total 21.1 km 1:38:54 5:27:08 4:41/km 48 320 216
 
Transition
T1: SWIM-TO-BIKE 4:02
T2: BIKE-TO-RUN 2:37



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Una strana atmosfera

venerdì 7 giugno 2013

30 commenti
Domani si parte per Pescara, prima gara stagionale.
Una Pescara molto strana quest'anno, non sentita al punto giusto.
Da una parte Klagenfurt sta assorbendo la mia attenzione agonistica, mettendo in ombra quella che è stata la mia prima avventura nel triathlon, finita male, ma con un seguito molto soddisfacente.
Dall'altra i pensieri che in questi ultimi mesi mi stanno distraendo da tutto il resto, sportivo e non, il lavoro, situazione molto in bilico e la certezza che da qui a poco ci sarà una netta trasformazione, ignorando ancora oggi quello che potrà essere il domani.
Non mi mette paura il futuro, anzi, le nuove sfide mi piacciono, ma i pensieri oggi sono tutti rivolti da quella parte, con l'obiettivo di poter garantire la giusta serenità alla mia famiglia.
Devo tanto alla mia azienda e qualsiasi cosa accadrà avrà sempre il mio sostegno.

Dunque, oggi pomeriggio si prepara tutto l'occorrente per domenica, e vista la sfiga che negli ultimi periodi mi accompagna, qualunque cosa accadrà io andrò sempre avanti a testa alta.
Ci vuole ben altro per abbattermi.


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