grazie grande er moro.. grazie di far conoscere storie di vita..ma ce ne sono altre quella che io ho vissuto e vivo con mano anche la storia di grazia turco, hai conosciuto me? bene fa conto che quella è piu' piccolina di me (da non confondersi con i nani) uan piccola minuta handbyke e via.. sto ua pioggia che piu' non si puo' ha fatto la sua gara 42 km ..sono lezioni che dovrebbero scuotere le nostre coscienze ..almeno un pochino..se la storia serirà a qualcuno per ricordarci che la vita è una cosa sacra..non avro' scritto invano! grazie a tutti !
Vedo solo ora il post e quindi mi scuso per la risposta tardiva, che forse non tutti leggeranno.
Il post è senza dubbio molto bello, ho letto anche quello riportato sul blog di Denise, e di sicuro insegnamento per tutti noi. Mi permetto solo di aggiungere che non trovo però adatto il collegamento della presente vicenda con il caso di Eluana Englaro. Sia dal punto di vista medico, il caso di Eluana ha profonde differenze da quello descritto nel post, sia per l'approccio filosofico al problema: stiamo parlando di casi estremi, che come tali richiedono, per essere affrontati, una forza d'animo che non tutti necessariamente possiedono. Proprio perché siamo in presenza di casi limite, non sempre possiamo tracciare un parallelo tra le diverse situazioni.
grazie grande er moro.. grazie di far conoscere storie di vita..ma ce ne sono altre quella che io ho vissuto e vivo con mano anche la storia di grazia turco, hai conosciuto me? bene fa conto che quella è piu' piccolina di me (da non confondersi con i nani) uan piccola minuta handbyke e via.. sto ua pioggia che piu' non si puo' ha fatto la sua gara 42 km ..sono lezioni che dovrebbero scuotere le nostre coscienze ..almeno un pochino..se la storia serirà a qualcuno per ricordarci che la vita è una cosa sacra..non avro' scritto invano! grazie a tutti !
RispondiEliminaCiao, Maurè, ho appena visto il filmato.
RispondiEliminaEccezionale e molto toccante.
Molto.
Abbiamo troppo ancora da imparare!!!!
Un abbraccio
Antonio
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaVedo solo ora il post e quindi mi scuso per la risposta tardiva, che forse non tutti leggeranno.
RispondiEliminaIl post è senza dubbio molto bello, ho letto anche quello riportato sul blog di Denise, e di sicuro insegnamento per tutti noi. Mi permetto solo di aggiungere che non trovo però adatto il collegamento della presente vicenda con il caso di Eluana Englaro. Sia dal punto di vista medico, il caso di Eluana ha profonde differenze da quello descritto nel post, sia per l'approccio filosofico al problema: stiamo parlando di casi estremi, che come tali richiedono, per essere affrontati, una forza d'animo che non tutti necessariamente possiedono. Proprio perché siamo in presenza di casi limite, non sempre possiamo tracciare un parallelo tra le diverse situazioni.