...Abebe Bikila che nelle
Olimpiadi di Roma ’60
entrò a pieno diritto ed a
piedi nudi nella leggenda
della maratona.
Le luci tremolanti che illuminavano
la scena notturna lungo la più famosa
delle strade antiche, l’Appia,
rischiaravano i ruderi romani e in quella
galleria di luce si infilò per l’eternità,
con il n. 11 sul petto, l’atleta etiope.
Un quadro suggestivo che non verrà mai
dimenticato da coloro che assistettero
alla corsa: l’Arco di Costantino era bianco
nella notte e la gente gremiva le rovine
intorno al Colosseo.
Abebe entrò nella leggenda, ma forse non
tutti sanno che anche un altro etiope,
arriverà settimo con 2h21’09”, ed un indiano
(45° assoluto in 2h35’)corsero scalzi la
maratona olimpica, rimanendo sconosciuti
ai più .
Il primo grande maratoneta....
RispondiEliminaUna curiosità:
RispondiEliminala leggenda vuole che Abele Bikila corse e vinse l'intera distanza della maratona senza scarpe. In realtà partì con le scarpe; avendo avuto però problemi ad una di esse durante il percorso decise di continuare senza calzature!
Però per me, il mito rimane Dorando Pietri!
..nato a Mout in Etiopia, divenne un eroe nazionale dopo aver vinto la medaglia d'oro nella XVII Olimpiade. Ai Giochi di Roma nel 1960, la leggenda vuole che Bikila corse e vinse l'intera distanza della maratona senza scarpe. In realtà partì con le scarpe; avendo avuto però problemi ad una di esse durante il percorso decise di continuare senza calzature. Inoltre, sempre durante quella gara, Bikila passò di fianco all'Obelisco di Axum, che venne portato in Italia dopo la guerra d'Etiopia degli anni '30 (il monumento, dopo varie vicissitudini, sarà poi definitivamente restituito al suo paese il 18 aprile 2005).
RispondiEliminaQuattro anni dopo Bikila si presentò in condizioni di forma peggiori alle Olimpiadi di Tokyo 1964. Era stato operato di appendicite sei settimane prima della gara e perse tempo da dedicare agli allenamenti. In questa occasione gareggiò con le scarpe, e vinse nuovamente. Bikila divenne il primo campione olimpico a bissare la vittoria nella maratona, stabilendo anche il miglior tempo mondiale sulla distanza.
Ai Giochi Olimpici estivi del 1968, tenutisi a Città del Messico, Bikila subì le conseguenze dell'altitudine, degli infortuni e dell'età. Fu costretto a ritirarsi dalla gara prima della fine.
Nel 1969, Bikila stava guidando nei pressi di Addis Abeba quando ebbe un incidente. Rimase paralizzato dal torace in giù. Non si riprese mai dall'incidente e morì come conseguenza dei traumi riportati, alla giovane età di 41 anni. Lo stadio nazionale di Addis Abeba gli è stato dedicato in suo onore.
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circa Dorando Pietri:
RispondiEliminaDorando Pietri (noto impropriamente anche come Dorando Petri) (Correggio, 16 ottobre 1885 – Sanremo, 7 febbraio 1942) è stato un atleta italiano, passato alla storia per il drammatico epilogo della maratona alle Olimpiadi di Londra del 1908: tagliò per primo il traguardo, sorretto dai giudici di gara che l'avevano soccorso dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fatica. A causa di quell'aiuto fu squalificato e perse la medaglia d'oro, ma le immagini e il racconto del suo arrivo, facendo il giro del mondo e superando la cronaca viva di quei giorni, lo hanno consegnato alla storia dell'atletica leggera.
Nessuno ormai ricorda più chi vinse l'oro in quella gara, ma il nome di Dorando Pietri richiama subito uno degli episodi più celebrati delle Olimpiadi.
by wikipedia