Troppe le uguaglianze con la prima edizione, il nuoto fatto dentro i frangiflutti, l'arco dell'arrivo piccolo, le colonnine dei pro in zona cambio, il braccialetto di plastica identico al primo anno, il bib number (1414) molto simile a quello del 2011 (1331)...
Mi sembrava di rivivere a tratti quei brutti momenti del 2011, ma qualcosa in me da allora è cambiato.
Continuo ogni anno a parlare di Pescara, sempre di più, non ne posso fare a meno ormai, se poi veramente il prossimo anno diventerà distanza full credo che mi trasferiranno in una clinica per tossicodipendenti.
E' il mio sesto 70.3 e sono arrivato al momento in cui ho voglia di vedere cosa posso riuscire a fare in questa distanza.
Anche lo scorso anno volevo 'testarmi', ma con la ruota frenata (mistero che ho scoperto pochi giorni fa) non ero riuscito ad esprimermi al meglio.
Quell'arco montato sulla spiaggia però mi ha dato un messaggio diverso, forse stavolta andrà diversamente.
I volti di nuovi amici e le parole scambiate sono state tante, un turbine di emozioni che mi hanno letteralmente travolto da sabato fino a fine gara inoltrata
...dal ragazzo che mi fotografa in zonacambio riconoscendomi proprio grazie a questo blog, a Drugo che dopo tanti anni prende forma in carne ed ossa accompagnandomi per poche centinaia di metri nella frazione run
...da tutti i compagni di squadra di zona cambio che fino a ieri erano solo immagini e parole su whatsapp e sul forum, ad Andrea&Ivana che improvvisamente appaiono pochi minuti prima dello start e che mi inciteranno per tutti i 4 giri run
...da Stefano e Giorgio, senza di loro ormai Pescara non avrebbe la stessa intensità emotiva, a Giancarlo e Luca, amici e compagni di avventure e disavventure che finiscono sempre nel migliore dei modi
...da Fabrizio Cutela del VaranoLakeTri che mi saluta mentre mi sorpassa in bike, a Drugo che mi accompagna nel run ma che poi io lascio andare per la sua strada
...gara a parte sono queste le cause fondamentali che ogni anno mi fanno citare Pescara per 364 giorni.
Il mare è mosso, sabato pomeriggio ha piovuto parecchio, l'aria è fresca da prima primavera, tira un vento (c'è da dirlo) della madonna, le correnti ti portano sulla costa 'jugoslava'.
Sto sulla spiaggia con tutta la mia famiglia, fratello cognata e nipote compresi, io e Marco Titan andiamo a fare un tuffo per scaldarci. Si nuota, pensavo peggio, la corrente non è così forte, le onde ci sono ma si gestiscono.
Con Luca e Giuliano andiamo alla partenza, tra poco tocca a noi, le cuffie azzurre sono partite da poco. Quando si parte dalla spiaggia non riesco a mettermi mai davanti, rimango sempre nelle retrovie.
Si parte.
Arrivare alla prima boa non è cosa facile, le onde sulla secca ti sbattono letteralmente via, i primi 50 metri si cammina poi si comincia a nuotare in faccia alle onde fino a che si gira in direzione della seconda boa, che per le condizioni avverse hanno messo a soli 500m di distanza.
Non fatico molto, mi sento solo in balia delle onde, metto spesso la testa fuori per vedere la direzione.
Inutile ricordare le innumerevoli manate e zampate prese e date, ma una merita citazione:
arrivati alla seconda boa grande si torna indietro, ovviamente tutti attaccati per guadagnare metri preziosi con quel mare, cerco di velocizzare la bracciata e finalmente mi tolgo da quel caos, riprendo il mio ritmo ma il mio braccio sinistro abbraccia letteralmente il collo di qualcuno come pronti per farci un selfie... insieme alziamo la testa e ci guardiamo, " e allora?" mi fa lui, io sbotto a ridere e bevo un litro di quell'acqua schifosa, ma insieme, senza dire altro, ripartiamo...
Finalmente si arriva alla boa grande finale della PowerBar, un tizio su una tavola ci dice di allontanrci dalla boa perchè... non finisce la frase e la suddetta ci travolge spinta dal vento, poco male, testa in acqua e via verso la spiaggia.
In T1 con le sacche mi trovo benissimo, a cambiarmi ci metto poco, a raggiungere la bici un po di più, dal garmin vedo poi che la ZonaCambio è lunga appena 420m
Il mio vicino di griglia gentilmente mi ha scaraventato a terra casco e occhiali, dopo qualche imprecazione vedo che c'è il ragazzo che il giorno prima mi ha riconosciuto dal blog ed ora è li ad incitarmi (fammi sapere chi sei almeno per dirti grazie!).
Prendo Aran e stavolta si comincia da subito a spingere. Sull'asse all'andata subito in affanno, il vento è a favore, devo sfruttarlo più che posso, 7km a 40.6km/h di media.
Nel tratto interno ormai il percorso lo conosco bene, in salita però non riesco proprio ad andare, quest'anno mi allenerò solo in quello. Luca mi riprende alla seconda salita, ha avuto e ancora ha problemi con la catena, e come mi aspettavo se ne va.
Il meteo è strano, pioggia vento sole caldo freddo e grandine, e in discesa a 35 all'ora sulla braccia e in faccia fa veramente male anche se i chicchi non erano poi così grandi.
In discesa cerco di non andare per terra, le curve a gomito sono parecchie, fortunatamente l'asfalto è bello fresco e nuovo.
In un tratto dritto in discesa arrivo anche a 68km/h, non sono mai andato così veloce in bici.
Si ritorna sull'asse attrezzato, tratto del trofeo Master37, ma il vento contro mi annulla, a tratti mi risparmia ma poi torna tutto insieme come fosse una grande mano che frena la mia bici.
Poco dopo raggiungo Luca che stranamente pedala completamente sul lato sinistro, solo dopo diversi km capisco perchè.
Scambiamo due chiacchiere fino alla fine dell'asse, ha fatto un esordio da paura, malgrado i mille problemi che ha avuto prima durante e dopo, un mostro.
Sfilo le scarpe almeno un kilometro prima dell'arrivo, ma non scendo al volo come i pro, sono stanco.
Molto soddisfatto nel vedere che sulla mia rastrelliera le bici sono inesistenti, e anche intorno ne mancano ancora parecchie, ho fatto una bella frazione bike finalmente senza ruote frenate!
Solita T2 lunghissima, ma parto subito dietro a Luca.
Provo a tenerlo, ma lui va veloce, almeno 10 secondi più di me.
Non mollo, non mollo... mollo, vado subito in affanno e fare altri 20km così 'nse pò.
Provo dopo il primo giro ad aumentare il ritmo, ma niente da fare, ho il limitatore incorporato, non vado. Decido di continuare a quel passo allora, anche se ho provato altre due volte ad aumentare, ma con scarsi risultati.
La folla è tanta e mi aiuta moltissimo a far letteralmente volare questi quattro giri in questa bellissima città! Io adoro questa città.
Al quarto giro due volontari mi dicono di mettere la freccia a sinistra, percorro il corridoio che mi porta al traguardo, da lontano Lorenzo mi vede e con Fernando mi prendono per mano.
Ho sognato questo momento per tanti troppi anni, ma finalmente eccomi con i due bambini più belli del mondo a coronare questo weekend che meglio di così non poteva andare!
Sono il papà e lo zio più felice del mondo, non ho altre parole da aggiungere.
Mi sembrava di rivivere a tratti quei brutti momenti del 2011, ma qualcosa in me da allora è cambiato.
Continuo ogni anno a parlare di Pescara, sempre di più, non ne posso fare a meno ormai, se poi veramente il prossimo anno diventerà distanza full credo che mi trasferiranno in una clinica per tossicodipendenti.
E' il mio sesto 70.3 e sono arrivato al momento in cui ho voglia di vedere cosa posso riuscire a fare in questa distanza.
Anche lo scorso anno volevo 'testarmi', ma con la ruota frenata (mistero che ho scoperto pochi giorni fa) non ero riuscito ad esprimermi al meglio.
Quell'arco montato sulla spiaggia però mi ha dato un messaggio diverso, forse stavolta andrà diversamente.
I volti di nuovi amici e le parole scambiate sono state tante, un turbine di emozioni che mi hanno letteralmente travolto da sabato fino a fine gara inoltrata
...dal ragazzo che mi fotografa in zonacambio riconoscendomi proprio grazie a questo blog, a Drugo che dopo tanti anni prende forma in carne ed ossa accompagnandomi per poche centinaia di metri nella frazione run
...da tutti i compagni di squadra di zona cambio che fino a ieri erano solo immagini e parole su whatsapp e sul forum, ad Andrea&Ivana che improvvisamente appaiono pochi minuti prima dello start e che mi inciteranno per tutti i 4 giri run
...da Stefano e Giorgio, senza di loro ormai Pescara non avrebbe la stessa intensità emotiva, a Giancarlo e Luca, amici e compagni di avventure e disavventure che finiscono sempre nel migliore dei modi
...da Fabrizio Cutela del VaranoLakeTri che mi saluta mentre mi sorpassa in bike, a Drugo che mi accompagna nel run ma che poi io lascio andare per la sua strada
...gara a parte sono queste le cause fondamentali che ogni anno mi fanno citare Pescara per 364 giorni.
Il mare è mosso, sabato pomeriggio ha piovuto parecchio, l'aria è fresca da prima primavera, tira un vento (c'è da dirlo) della madonna, le correnti ti portano sulla costa 'jugoslava'.
Sto sulla spiaggia con tutta la mia famiglia, fratello cognata e nipote compresi, io e Marco Titan andiamo a fare un tuffo per scaldarci. Si nuota, pensavo peggio, la corrente non è così forte, le onde ci sono ma si gestiscono.
Io (in punta di piedi) e Titan (con le ginocchia piegate) |
Momenti in cui penso "drogarsi come tutti no è!" |
Si parte.
Arrivare alla prima boa non è cosa facile, le onde sulla secca ti sbattono letteralmente via, i primi 50 metri si cammina poi si comincia a nuotare in faccia alle onde fino a che si gira in direzione della seconda boa, che per le condizioni avverse hanno messo a soli 500m di distanza.
Non fatico molto, mi sento solo in balia delle onde, metto spesso la testa fuori per vedere la direzione.
Inutile ricordare le innumerevoli manate e zampate prese e date, ma una merita citazione:
arrivati alla seconda boa grande si torna indietro, ovviamente tutti attaccati per guadagnare metri preziosi con quel mare, cerco di velocizzare la bracciata e finalmente mi tolgo da quel caos, riprendo il mio ritmo ma il mio braccio sinistro abbraccia letteralmente il collo di qualcuno come pronti per farci un selfie... insieme alziamo la testa e ci guardiamo, " e allora?" mi fa lui, io sbotto a ridere e bevo un litro di quell'acqua schifosa, ma insieme, senza dire altro, ripartiamo...
Finalmente si arriva alla boa grande finale della PowerBar, un tizio su una tavola ci dice di allontanrci dalla boa perchè... non finisce la frase e la suddetta ci travolge spinta dal vento, poco male, testa in acqua e via verso la spiaggia.
In T1 con le sacche mi trovo benissimo, a cambiarmi ci metto poco, a raggiungere la bici un po di più, dal garmin vedo poi che la ZonaCambio è lunga appena 420m
Il mio vicino di griglia gentilmente mi ha scaraventato a terra casco e occhiali, dopo qualche imprecazione vedo che c'è il ragazzo che il giorno prima mi ha riconosciuto dal blog ed ora è li ad incitarmi (fammi sapere chi sei almeno per dirti grazie!).
Prendo Aran e stavolta si comincia da subito a spingere. Sull'asse all'andata subito in affanno, il vento è a favore, devo sfruttarlo più che posso, 7km a 40.6km/h di media.
Nel tratto interno ormai il percorso lo conosco bene, in salita però non riesco proprio ad andare, quest'anno mi allenerò solo in quello. Luca mi riprende alla seconda salita, ha avuto e ancora ha problemi con la catena, e come mi aspettavo se ne va.
Il meteo è strano, pioggia vento sole caldo freddo e grandine, e in discesa a 35 all'ora sulla braccia e in faccia fa veramente male anche se i chicchi non erano poi così grandi.
In discesa cerco di non andare per terra, le curve a gomito sono parecchie, fortunatamente l'asfalto è bello fresco e nuovo.
In un tratto dritto in discesa arrivo anche a 68km/h, non sono mai andato così veloce in bici.
Si ritorna sull'asse attrezzato, tratto del trofeo Master37, ma il vento contro mi annulla, a tratti mi risparmia ma poi torna tutto insieme come fosse una grande mano che frena la mia bici.
Poco dopo raggiungo Luca che stranamente pedala completamente sul lato sinistro, solo dopo diversi km capisco perchè.
Scambiamo due chiacchiere fino alla fine dell'asse, ha fatto un esordio da paura, malgrado i mille problemi che ha avuto prima durante e dopo, un mostro.
Sfilo le scarpe almeno un kilometro prima dell'arrivo, ma non scendo al volo come i pro, sono stanco.
Dietro a me Luca che porta le scarpe in mano! Mitico! ZonaCambio Style! |
Aran, bella de casa! |
Provo a tenerlo, ma lui va veloce, almeno 10 secondi più di me.
Non mollo, non mollo... mollo, vado subito in affanno e fare altri 20km così 'nse pò.
Provo dopo il primo giro ad aumentare il ritmo, ma niente da fare, ho il limitatore incorporato, non vado. Decido di continuare a quel passo allora, anche se ho provato altre due volte ad aumentare, ma con scarsi risultati.
La folla è tanta e mi aiuta moltissimo a far letteralmente volare questi quattro giri in questa bellissima città! Io adoro questa città.
Al quarto giro due volontari mi dicono di mettere la freccia a sinistra, percorro il corridoio che mi porta al traguardo, da lontano Lorenzo mi vede e con Fernando mi prendono per mano.
Ho sognato questo momento per tanti troppi anni, ma finalmente eccomi con i due bambini più belli del mondo a coronare questo weekend che meglio di così non poteva andare!
Sono il papà e lo zio più felice del mondo, non ho altre parole da aggiungere.
stavolta in foto ti accompagnano in due: hai ancora spazio sulla parete....?✌😬
RispondiEliminaE' ancora da riempire tanto quella parete! ;)
Elimina:) immenso
RispondiEliminaGrazie coach! :)
EliminaNon ti posso più battere a niente, ma ti voglio ancora più bene.
RispondiEliminamai dire mai specialmente con te e nelle gare lunghe ;)
EliminaEh Allora! Grande Master!
RispondiEliminaGrazie Frank!
Eliminase non avessi avuto quei due che ti tiravano all'arrivo, col cavolo che potevi vantarti di aver finito un Iron Man :) eh he he
RispondiEliminatroppo bello è stato quell'arrivo Gianlù :)
Eliminaormai con questo gruppo che ci portiamo dietro ogni gara ha mille emezioni da portarci dietro!
RispondiEliminagrande gianlù!
il prossimo anno che famo?
è vero Stè, tanta bella gente poi!
EliminaE che me lo chiedi che famo il prossimo anno!??!!!
bella gara Gianlù!
RispondiEliminasono contento di leggere di prestazioni sempre migliori!
Grazie Luì, non vedo l'ora di rivedervi a Luglio, dai che ci siamo ormai!
Eliminabella gara, bel racconto, foto finale strepitosa!!
RispondiEliminaSpesso la vita è più bella di quanto pensiamo! :-)
a tutta!!!!
Grazie Mauro in questo we ti ho pensato, anche se per cause diverse non sai quanto ti ho capito sti giorni ;)
Eliminaeheheh posso immaginare..
EliminaSuperlativo Gianluca!!!!
RispondiEliminaKikko detto da te poi... :) grazie!
EliminaChe dire... iron Master!!!
RispondiEliminaGrazie Albè! ;)
EliminaStima e soprattutto profonda invidia. Bravissimo Gianlù!
RispondiEliminaGrazie Alessà, però potresti cominciare a pensarci anche tu ...la prole cresce e tu sei piu libero e indipendente... vabbè ho esagerato me sa...
Eliminaprofondamente d'accordo bellissima città e bellissssimo pubblico! Bravo Gianlu' bella gara!
RispondiEliminaMarco è stato un piacere, e vedi di bere in Danimarca ...ma in bici non ai pub!!!!
EliminaComplimenti Gianlù, sia per la prova sportiva che per il racconto
RispondiEliminaGrazie Frà, com'è andata la tua Cortina Dobbiaco?
Eliminabravo. e ora ci tocchera, di nuovo, pescara per altri 364. ops 361 giorni
RispondiEliminaForse qualcosa in più visto che quest'anno l'hanno anticipata... ma se il prossimo anno fanno veramente il full sarò quasi ingestibile!
EliminaBravissimo!
RispondiEliminaBravissimo!
RispondiEliminaGrazie Gianlù!! :)
Eliminabe' grandissimo ! non ci sono altre parole!
RispondiEliminaPimpe grazie, il prossimo brindisi te lo dedico!
EliminaE' sempre un onore condividere la gara con te!! però qualche volta lasciace vincè :(
RispondiEliminaGiò se in mare erano 1900 non so se avrei vinto, anzi, quasi sicuramente no.
EliminaDai che nel 2015 ce famo sto full insieme!
Grande Gianluca! E' stato emozionante seguirti.... e leggerti... ;)
RispondiEliminaIvana è sempre un piacere incontrarvi, grazie per tutti gli incoraggiamenti che mi avete dato!!!
EliminaAbbiamo anche delle foto... :)
RispondiEliminaScaricate tutte :)
EliminaGrazie ancora!!!
Bene Gianlù, quando corri in posti come quello il dolore è una cosa relativa.
RispondiEliminaCi credo, bella Frà!
EliminaPreside' so solo una cosa: che stavo segeuendo come nn mai le vostre gesta, quando il sito aggiornava solamente il profilo di giancarlo che già era al terzo cronometraggio e di te e luca ancora niente, nel riferirlo tramite SUP agli altri e Carlo ipotizza il peggio "ma che se è ritirato?"
RispondiEliminabeh, da quel momento fin quando il sito non ha ripreso ad aggiornare le vostre posizioni, dentro di me stavo muorendo!!!
Forunatamente è stato solo un brutto pensare quasi subito svanito, ero convinto che non poteva essere andata in quel modo e su bito sei ricomparso col tuo passo da gazzella!!!
OTTIMO OTTIMO OTTIMO
Graziè Mauro, passo da gazzella non proprio, ma costante si dai :D
EliminaGRANDE Gianluca!!!
RispondiEliminaGrazie Domè!
EliminaHo letto questo post con colpevole ritardo, ma l'emozione della lettura è rimasta invariata. Che dire.. non ci sono parole..
RispondiEliminaCaro Master,
RispondiEliminadopo aver letto con commozione il tuo ennesimo e fantastico racconto, quasi non mi preoccupo più degli acciacchi che mi porto dietro da Firenze (fascite plantare su tutti).
Pensa che ogni tanto mi sorprendo a dire una cosa da ricovero psichiatrico. "dai, se mi infortunio, ho finalmente una valida scusa per cimentarmi nel triathlon".
State creando un mostro, guardate cosa avete fatto del coach nigeriano :-)
Complimenti, sei stato immenso a Pescara e per me è stato un onore poter condividere la cena pre-gara con te ed RB!
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