
SPORT
Il nepalese Deepak Raj Rai si aggiudica la corsa battendo 130 avversariIn gara anche un irlandese non vedente e un quasi settantenne
Everest, la corsa sul tetto del mondoUn nepalese vince la maratona
Quarantadue chilometri sul tetto del mondo. Dove, vista l'altitudine, è difficoltoso camminare. Figurarsi correre. Eppure, sull'Everest, dal 2003 viene organizzata la 'Tenzing Hillary Everest Marathon-2007', la maratona più alta del mondo. Quest'anno ha vinto il nepalese Deepak Raj Rai che, partendo dal campo base a 5356 metri è sceso fino a 3446 metri sul livello del mare: 42 chilometri corsi in meno di quattro ore. Il vincitore ha preceduto i connazionali Dag Nima Sherpa e Milan Rai. A testimonianza dalla particolare attitudine di quel popolo per le alte quote. Alla corsa hanno preso parte 130 concorrenti, compreso un folto gruppo di stranieri: 53 provenienti da 13 diversi paesi. I più numerosi erano gli olandesi, poi c'erano sei statunitensi, cinque britannici, tre tedeschi, tre giapponesi, due svizzeri, due irlandesi, due francesi e singoli rappresentanti di Australia, Austria, Finlandia, Repubblica Ceca e Thailandia. Assenti gli italiani. Da segnalare la prestazione di due atleti: Mark Pollack, irlandese non vedente, e Toshio Ohmori, giapponese di 66 anni. Nonostante handicap ed età i due non si sono persi d'animo e si sono lanciati nella sfida con i 'super sherpa' del Nepal. A loro modo vincendola.
La maratona venne disputata per la prima volta nel 2003. Cinquant'anni prima sir Edmund Hillary, con lo sherpa Late Tenzing Norgay, per primo raggiunse la vetta dell'Everest. E non a caso il percorso della gara segue una parte dell'itinerario tracciato più di mezzo secolo fa dall'alpinista neozelandese.