Benvenuta Lucy!

venerdì 28 dicembre 2012

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Lucy
Arriva a Natale un regalo inaspettato, e devo dire che ha risvegliato in me quella passione che per tanti anni è stata messa da parte.
Certo oggi a differenza di 25 anni fa, è molto più facile reperire gli accordi di qualsiasi canzone, vecchia e nuova, prima si appuntava tutto sul quadernino degli accordi e si trovavano a forza di provare e provare a suonare la canzone preferita.
La più bella di tutte che ancora oggi non mi stanca è Wish yuo we here, certo ci vorrebbe una 12 corde per quella, ma va bene anche una 6, quella più complicata che piace a mio figlio Girlfriend, quella più rasta Redemption song, quella che piace a me Im yours, Ligabue, Vasco, Coldplay, Rem, Nirvana, U2, Green Day, tante, troppe per ricordarle tutte, ma non per suonarle, fortuna che oggi c'è youtube.
Smetto solo dopo un paio d'ore perchè non ho più i calli sui polpastrelli, ma stanno tornando anche loro.
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Auguri a tutti!

lunedì 24 dicembre 2012

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Buon Natale a tutti!
E per chi non vuole un buon Natale auguro un buon fine anno!
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I Buciardi (trad. I Bugiardi)

mercoledì 19 dicembre 2012

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WathsApp.
Si comincia ad utilizzarlo per mandare messaggi ai propri amici al posto dei costosi sms, si finisce usandolo come una vera è propria chat, che non ti lascia in pace, neanche la notte, perchè gli amici ti tengono sveglio anche quando vorresti dormire, sennò che amici sarebbero.
La soluzione è comunque spegnere il telefono, ma capita sempre una sera che dimentichi di farlo.
I Buciardi.
Uno dei tanti gruppi che ho su UozzApp, questo è composto da triathleti, e il titolo li identifica alla perfezione.
I triathleti sono in assoluto i buciardi più buciardi di tutte le categorie sportive.
Già dall'immagine in alto si intuisce l'alto contenuto delle discussioni, consigli spassionati, sfide impossibili, allenamenti fantasmagorici, e obiettivi stellari!
I tempi che dichiarano in allenamento variano a seconda della persona con cui si parla:
se l'interlocutore è forte si dichiarano almeno 20secondi più lenti a nuoto, 5km/h in meno sulla media in bici e 40/50sec in più al km in corsa, in modo da farsi trovare pronti al via della prossima gara, devastando così l'avversario che, a suo discapito, sicuro di essere in vantaggio sull'"amico", si è allenato qb (quanto basta) per arrivargli davanti;
se invece si parla con una pippa (un atleta meno bravo) i tempi diventano vertiginosamente più performanti perchè in questo caso scatta la tattica psicologica, demotivando e deprimendo l'atleta di turno che a sua volta, preso da una depressione post-allenamento, comincia a diminuire le uscite settimanali in quanto inutili, il suo 'amico' è comunque irragiungibile.
Ma il gruppo su UozzApp si utilizza anche per darsi appuntamento agli allenamenti, sempre nei limiti del possibile, siamo tutti, o quasi, padri di famiglia con un lavoro e una vita privata da mandare avanti, dunque è difficile incontrarsi lo stesso giorno alla stessa ora. E allora alle 12e50 di un mercoledì, chi è dal commercialista, chi ha un cliente, chi non fa neanche la pausa pranzo perchè ha troppo lavoro... ma come per magia, alle 13e10 si ritrovano tutti alla piscina comunale in costume e accappatoio ognuno con un foglio A3 di allenamenti scritti a penna che tengono gelosamente nascosto alla vista degli altri.
Buciardi!!!

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Non tutti sanno che...

domenica 9 dicembre 2012

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La pazienza e la tolleranza non vanno considerate un segno di debolezza e di rinuncia, ma anzi, un segno di forza, la forza che proviene dalla saldezza interiore.
Reagire a circostanze difficili con pazienza e tolleranza, anziché con rabbia e odio, significa avere un controllo attivo sulle cose, che è frutto di una mente forte e autodisciplinata.
Dalai Lama
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Un tranquillo weekend da paura!

martedì 27 novembre 2012

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Sempre stato amante del Rosso di Montefalco e del Sagrantino di Montefalco, e allora dove andare in questo weekend?
A Bettona, classico paesino Umbro in stile medioevale, ben curato e molto molto carino, Hotel con beauty center, massaggi, saune, relax e tanto tanto mangiare e bere!
Visita nei paesi vicini, tappa quasi obbligatoria ad Assisi e obbligatoria a Montefalco.
Bellissimi tutti, l'Umbria è una delle poche regioni che veramente mi piace, vigne sconfinate e cantine ogni dove... che spettacolo!
La foto sopra è l'interno di un ristorante di Montefalco, soffitti completamente pieni di strumenti musicali, pareti con quadri raffiguranti foto storiche e soldi provenienti da ogni parte del mondo, musica jazz di sottofondo e vino rosso sul tavolo... ho chiesto asilo politico al proprietario ma non me l'ha concesso.
Le vetrine dei negozi erano tutte così
Che dire, meglio di Lucignolo e Pinocchio nel paese dei balocchi!
Ma ormai il mio Grillo parlante mi ha fatto ritornare sulla retta via, e così, dopo un fine settimana che rimarrà memorabile, da raccontare ai propri nipoti un giorno, sono tornato a casa, e domani al lavoro.

Domenica dopo 3 anni torno a correre un trail, il trail dei due laghi, dicono bella e io non l'ho mai corsa. 21km nei boschi, immersi nella natura di un parco naturale a due passi da casa.
Speriamo solo che piove per rendere questo ritorno ai trail un pizzico più divertente.
Devo rispolverare le Salomon, chissà in quale scatola sono finite...

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Motivare lo stimolo e viceversa

mercoledì 21 novembre 2012

22 commenti
Porsi un obiettivo è oggi lo stimolo giusto per andare a correre mentre piove, per pedalare con il vento e al freddo e andare a nuotare quando proprio non ne hai voglia.
Ma un fattore più essenziale in questa giostra (che ci facciamo a volte piacere per forza quando avrebbe anche 'lei' tanti lati negativi, ma le endorfine tendono a distrarci) non è tanto lo stimolo, ma la motivazione per fare certe cose.
La motivazione alimenta lo stimolo, il motivo per fare una cosa mi da più stimolo nel farla, una spinta in più.
Lo stimolo mi motiva, facendo meglio ho un motivo in più per farlo.
Perfetto, ora che ho le idee più confuse di prima, mi sto sforzando di capire come e in che modo ritrovare l'uno e l'altro.
Ma continuo lo stesso ad uscire col freddo, con l'acqua e controvoglia, in fondo come mi dicono ogni tanto, questo sporco lavoro qualcuno lo deve pur fare!
Forse è anche per questo che ultimamente non sto scrivendo tanto.

Il morale comunque è alto, e prego allora di interpretare le parole su scritte con enfasi, non con una mosceria che quelle frasi potrebbero indurre a fare nel leggerle, dunque ricominciate da capo nel caso il tono scelto non è stato quello giusto!

Il nuotatore in alto sono io in questi giorni dopo 2 mesi di fermo totale dal nuoto. Arranco, ebbene si, non sono mai stato un delfino, ma ora le sensazioni che ho sono proprio quelle che si percepiscono guardando la foto.
Oggi però un test sui 1500m ha ritrasformato quell'asfalto in acqua, dopo appena 5 ingressi proprio male non sono messo, anzi.
Quanto ho fatto sui 1500?
Nessun riferimento, nessun dato, niente di niente, dico solo ai miei avversari di allenarsi bene, senza più avere nessun punto di riferimento su di me.
Chi sono i miei avversari?
Qualcuno si conosce qualcun altro no, qualcuno non lo conosco neanche io, ma la cosa non mi preoccupa, e se c'è una cosa di cui sono certo è che non farò più sconti a nessuno.
(...magari così facendo comincio col ritrovare lo stimolo)

-199 IronMan Italy 70.3
-220 IronMan Klagenfurt
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Die Perücke

giovedì 8 novembre 2012

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Tornano gli amici dalla Munchen Marathon e mi portano il pacco gara con dentro una rivista, tedesca ovviamente, e mi dicono di sfogliarla. In terza pagina trovo a 'tutto schermo' la foto d'Er Parrucca col Puffo agganciato al collo, dietro, coperto dal Puffo la sagoma di Gian Carlo, il fu Grande Puffo.


La guardo con gioia e nostalgia allo stesso tempo, non capisco perchè, poi realizzo che la Maratona di Roma è stata la mia ultima corsa podistica di quest'anno.
Ma com'è possibile?
Ed invece è proprio vero, le domeniche ormai sono dedicate alle uscite in bici, o alla famiglia quando in bici vado il sabato.
Do una veloce controllata e in effetti sono solo 3 le gare fatte, la 3 Comuni la Roma Ostia e la Maratona di Roma.
Tre anche le gare di triathlon, Trevignano Pescara e Varano
Un duathlon a Vico e la Granfondo di Roma.
Appena 1000km da inizio anno di corsa, quando ne faccio piu di 1200 in 4 mesi per preparare una maratona.
Non sono più il Runner di una volta.
Metti poi che non sono neanche un Triathleta e nemmeno un Ciclista, perchè diciamocelo:
sei un Runner solo se fai almeno 37 sul 10mila
sei un Triathleta solo se fai un olimpico in 1ora e 30
e sei un Ciclista solo se tieni una media di 45 orari in una granfondo.
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i-droid

venerdì 2 novembre 2012

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Non riusciamo a fare a meno della tecnologia oggi, sia della spicciola che di quella necessaria.
Giorni di dibattiti e scambi di opinioni tra colleghi e non, il nuovo aifon troppo costoso, ma al quale nessuno può rinunciare, l'uscita del mini ipad, così possiamo avere un display smart uno mini uno maxi uno...
Intanto ci si lamenta dell'Imu, dell'Iva, delle tasse, ma quando esce il modello n°5 e noi abbiamo il n°4 (ma che stiamo scherzando!) facciamo le rate per averlo!
Le rate...
Stesso ragionamento per il Samsung S3 o Nexus o...
Tutti quelli con cui ho intrapreso questo discorso altro non fanno che difendere e giustificare le proprie scelte fatte, siano esse Apple che Samsung o Nokia o Blackberry o vattelapescacheèmeglio, senza cogliere assolutamente quello che intendo io,  tutt'altra cosa che difendere il proprio brand.
Il possedere queste cose ormai ha più un valore di prestigio che un vero senso di utilità dell'oggetto, quando dicono che ormai sono solo Status Symbol è vero.
Uno status symbol è un elemento caratteristico dell'aspetto e del comportamento (spesso l'acquisto di un oggetto di consumo costoso o raro) che tende a dimostrare esteriormente che il possessore ha raggiunto un determinato status sociale o un livello di ricchezza personale o di potere. (wikipedia)
Anche il fumare è uno status symbol.
Sono possessore di un ipad, di un PC con Windows7 e uno con Ubuntu, di un iMac, di un MacBook, di un Samsung Galaxy s2 e di altre centinaia di oggetti inutili che ogni giorno però utilizzo (mp3, orologio con gps da polso, da bici...)
Questo per la maggior parte di noi è il benessere di oggi, e io non mi tiro fuori da questo discorso, anzi, sto in prima fila.
Ma di sicuro se rinuncio a uscire con gli amici, se non posso andare a pranzo con loro e se non vado in ferie quest'anno è perchè i soldi non ci sono, e me la prendo col governo Monti che mi ha impoverito,  perchè l'euro mi ha penalizzato, perchè pago troppe tasse e perchè il datore di lavoro mi ha messo in cassa integrazione.
Poi che devo a tutti i costi avere l'ultimo smart phone da quasi 1000€ quello non conta, per quello i soldi in un modo o in un altro si trovano.
A volte penso che il 'benessere' ci ha fottuto alla grande il nostro buonsenso.
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giovedì 4 ottobre 2012


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Ogni tanto un cassetto si apre

martedì 2 ottobre 2012

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Mi capita spesso negli ultimi tempi di rivedere o ricordare cose dei tempi passati, di tanto o poco tempo fa, non c'è differenza, ma quei momenti ovviamente belli, li ricordo con molto piacere.
Ci sono cose però che non possono ripetersi, la magia straordinaria con la quale a volte sono capitate, successe per caso od organizzate è difficile che si ripeta una seconda volta.
Ma tutto è superabile ed essere migliore della precedente.
L'atmosfera di Pescara, il semplice incontrare Luigi seduto al Bar con gli amici che beveva uno Spritz pregara, due parole scambiate al volo mentre io cercavo un bancomat, e dire che quel 'personaggio' lo avevo conosciuto solo il giorno prima al pasta party, ma sembrava ci conoscessimo da anni.
Il giro in bike la mattina prima per testare parte del percorso, la preparazione della zona cambio, la gara... E' stato tutto così troppo fottutamente veloce.
Passano i mesi e arriva Varano, altro 70.3, si vuole tentare di emulare Pescara, perchè no, ma non ci si riesce.
Questo non significa però che è stato tutto più brutto, anzi, nuove emozioni.
Viaggio di 400km in compagnia di Giancà, bici appese fuori e dentro la macchina, albergo tutto per noi triathleti arrivati in Puglia (i villeggianti sono tutti tornati al lavoro), il panino con prosciutto crudo e mozzarella di bufala il pomeriggio prima della gara mandato giù con l'aiuto di una birretta, la cena a base di pesce con secondo di frittura seguito da dolce e amaro, la gara il giorno dopo, saranno sempre dei ricordi bellissimi.
Poi ci sono altre cose che in questi giorni stavo ricordando, andiamo molto più in la con gli anni, anni 80, cose che ti rivengono in mente senza particolari motivi, ma che di punto in bianco riaffiorano senza avvisare, il famoso cassetto della tua mente che si riapre dopo tanto tempo e fa uscire i tuoi ricordi impolverati, ma mai sono stati così nitidi.
L'emozione forte di quando per la prima volta ho preso per mano quella che poi sarebbe diventata la mia ragazza, il semplice prenderla per mano mi faceva volare un metro da terra, aspettare quella telefonata tutto il pomeriggio, uscire al primo appuntamento, essere nervoso quando la vedevo parlare con altri ragazzi oppure quando mi aveva dato la sola impressione di essere strana, magari per qualcosa che le avevo fatto io, o no, ma cosa allora... cose che oggi ricordo molto bene e che ora posso solo ricordare, ma con molta emozione. E mentre ripenso a tutto questo mi giro, ed è ancora più bello vedere che nel letto insieme a me dorme anche quel piccolo grande bambino che è frutto di tutte quelle emozioni che negli anni, sono cambiate, cresciute, ormai diverse, ma sempre grandi, ed il bello di tutto forse è proprio quello.
Come si diceva sabato a cena coi ragazzacci de Roma e dintorni però, nella vita tutto è imprevedibile e niente è giudicabile, l'importante è vivere la propria vita nel migliore dei modi.

E' finita la stagione del Triathlon 2012, e forse sono un pò contento di questo, sono 6 giorni che corro e basta, niente nuoto niente bici (anche se tra 12 giorni ho una granfondo), corro e basta, e mi sento bene, mi piace.
Forse domenica una gara, forse una mezza fatta bene prima di fine anno, forse anche una maratona.
Klagenfurt è ancora molto lontano, ci penso poco, e forse è meglio così, non voglio pensarci ancora.
Voglio correre.














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Varano Lake Tri 2012 edizione zero

lunedì 24 settembre 2012

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E con Varano si chiude la mia stagione 2012 del triathlon.
Emozioni che non è facile raccontare quelle del we appena passato.
Compagni di viaggio io e Gian Carlo abbiamo modo in macchina di parlare di tutto, di ricette di viaggi di figli di crisi di gare fatte, di quella che andremo a fare e al ritorno di quella appena fatta.
La cena pre gara a base di orecchiette alla marinara frittura di pesce dolce e amaro insieme alla Panda Family e a Loredana, il panino con prosciutto crudo e mozzarella di bufala mandato giù con una birretta sabato pomeriggio alle 18,30 circa (carico di carboidrati!) la nuotatina di sabato pomeriggio e il riposo successivo sul lettino allo stabilimento dell'albergo, 'na mini vacanza insomma!
La notte pregara la passo inspiegabilmente dormendo.
Anche se poco importanti, le notti pregara le passo insonni quasi tutte.
Dopo la colazione andiamo in zona cambio a posizionare tutto l'occorrente per la gara, Alessio (arriverà ottavo assoluto il grande Flipperino amico mio!), Stefano, Marco (che arriverà quarto assoluto, quanto pista quel ragazzaccio!) tutte facce amiche che fa sempre piacere rivedere, specialmente in momenti come questi.
Metto la muta e vado a fare due sbracciate in mare.
Una tavola d'acqua, temperatura a dir poco perfetta, nuoto fino alla prima boa, le braccia sono impacciate. Sistemo al meglio la maglia da ciclista che ho sotto.
Ho deciso la sera prima di non mettere il body perchè in bici devo portarmi dietro troppe cose, e nel body non ci vanno, due gonfia-ripara, due gonfia, due barrette, un gel, parto con le tasche piene insomma.
Ma non credo sia la maglia a darmi fastidio, piuttosto penso che se mi riscaldo ancora sia meglio.
Rivado verso la boa, ma la sensazione rimane, esco dall'acqua.
Mi innervosisce l'attesa, non sopporto stare ad aspettare. Voglio partire.
E si parte.
Dopo qualche metro nuoto già meglio, la nuotata diventa regolare, il respiro anche, punto le boe a vado per mia strada.
Tutto fila liscio, i presunti crampi non arrivano mai, la distanza è più corta del previsto, meglio così.
Guardo il crono, 1550m 32minuti, pensiero inverso a quello che feci a Pescara (così corto tutto sto tempo? Ma che cazzo!!) Poi dal tracciato del Garmin a casa vedo quello che Giancarlo mi aveva detto, traiettorie da nuotatore 'mbriaco.
Esco dall'acqua e vado in zona cambio a prendere Aran.
Appena sulla strada comincio a spingere sul piattone a una media di 37, supero tanti ciclisti, ma prima della fine rallento un pò, non voglio strafare.
Appena entrati nel vallonato intorno al lago intravedo Giancarlo, lo passo e gli chiedo come diavolo abbia fatto.
Oggi RB risulterà imprendibile, una frazione dopo l'altra senza la virgola di un errore, come vuole che sia la leggenda di RunnerBlade.
Proseguo nel saliscendi, ma le sensazioni non sono le migliori, le gambe faticano, i reni reclamano.
All'inizio della prima salita provo a sgranchirmi un pò prima dello sforzo. Niente, è come se avessi i freni tirati. Mi passa Giancà con la sua pedalata veloce e costante, lo terrò a vista nei prossimi 20km e lo perderò a Carpino.
Non riesco ad andare, le gambe di legno e la schiena a pezzi.
La bici era l'unica frazione che sentivo di poter fare al meglio, al contrario del nuoto e della corsa che in questi giorni per un motivo o per un altro, non avevo fatto.
E proprio in bici stavo soffrendo come non mai, da poco dopo la partenza fino all'ultimo km.
Cerco di non mollare e continuo a spingere in un modo o nell'altro.
Tornato sul piattone mi rimetto in posizione a 37 di media, ma dato che non voglio collassare in corsa dopo qualche km scendo a 34, in effetti realizzo che non avrei potuto continuare per tanto, e malgrado questo sorpasso tanta gente.
Arrivo in zona cambio e comincia l'ultima frazione, la corsa.
Tanto caldo, 3 giri da 7km circa, non credo di reggere per molto.
Faccio il primo giro a un passo regolare di 5:06/km incrocio Giancarlo e gli dico di non mollare altrimenti lo avrei ripreso.
All'inizio del secondo giro comincia la lenta decadenza, 5:20 la media dei successivi 7km
Ci scambiamo frasi incoraggianti io Stefano Loredana e Giancarlo, sotto quel caldo infernale.
Media 5:30 il giro finale degli ultimi 7km.
Alla fine di tutto ho retto molto meglio la corsa che la bici, in paragone agli allenamenti fatti.

Chiudo in 5 ore e 41 minuti, meglio di quello non avrei mai potuto fare, neanche di 10 secondi.
Ho dato tutto quello che avevo.

Oggi posso dire che sono soddisfatto proprio perchè consapevole di aver dato veramente tutto quello che potevo, ieri quando ho chiamato Alessandra non lo ero, ero troppo rimasto male della mia frazione in bici, soffrendo dall'inizio alla fine.
Il percorso non era molto facile, sicuramente le ruote ad alto profilo me le potevo risparmiare, ma sono convinto che non sarebbe cambiato niente. Come si sa, il mezzo va sempre spinto con le proprie gambe, e se non ci sono quelle non c'è ruota o bici stratosferica che tenga.

Concludendo posso dire di aver concluso il mio secondo 70.3 migliorando di una decina di minuti il record sulla distanza (distanze permettendo) e ritenermi soddisfatto di aver corso 21km senza fermarmi mai, se non per bere ai ristori, ancora una volta.

Dati statistici
Frazione Nuoto00.32.20P.Fraz Nuoto159
Frazione Bici03.14.00P.Fraz Bici115
Tempo Nuoto+Bici03.46.21Pos. Nuoto+Bici145
Frazione Corsa01.55.07P.Fraz Corsa67
Tempo Totale05.41.28
115


Ora torno a pensare alla corsa, anche se a Ottobre c'è la Granfondo di Roma.
Ho deciso ieri di rivedere i miei programmi da qui a fine anno, Torino torna in forse al 50%, Sabaudia la escludo per adesso, ora mi riposo un paio di giorni e poi con calma tutto tornarà ad essere più chiaro.


I 4 dell'apocalisse!

Orecchiette alla marinara
Tutto pronto
...anche Aran è pronta

Stefano er Panda e io

Dopo gara


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Pensieri da grande

martedì 18 settembre 2012

42 commenti
So come la Gioconda, sembra che rido, ma rido davvero!
Me stò a 'nvecchià, i tanto temuti quarant'anni sono ormai arrivati, ormai passati direi.
Il 28 Luglio scorso ho festeggiato alla grande con amici e parenti questa sopragiunta età che in molti dicono essere l'inizio vero della vita.
Non per essere troppo scontato, ma in effetti la visione in generale della vita a me è cambiata, certo non dal 29 Luglio mattina, ma da qualche tempo a questa parte vedo le cose con altri occhi e con altri pensieri.
Mi guardo allo specchio, poco dopo passo davanti al mobile del salone e vedo la foto del mio matrimonio, mi soffermo un attimo, quanto basta per vedere che di cambiamenti ce ne sono stati, e anche parecchi.
Ma non mi dispiaccio di questo, anzi, sono contento di vederli con i miei occhi e sorridere con un pizzico di ironia.
Io che dentro ancora mi sento un ventenne.
Che lo scorso anno mi hanno portato a casa sbronzo come un diciannovenne.
Che oggi preso dall'enfasi non mi sono accorto che avevo fatto le 20,00 al negozio del materiale tecnico della mia squadra, e che mi moglie (giustamente) per poco non mi faceva rientrare a casa.
Che faccio le due di notte davanti al pc a vedere i video su youtube (e non su youporn... malelingue!)
Io che la domenica esco in bici con la stessa euforia di quando avevo 12 anni e facevo il giro della via per ore e ore.
Io che accompagno mio figlio a scuola e che ancora voglio il bacetto quando lo lascio, e lui che ormai mi alza la mano e mi fa ciao, come per dire... :(
Che organizzo con mia moglie fine settimana in spa e centri benessere per ritrovarci soli come una volta, anche se ormai manca veramente poco e saremmo di nuovo soli :((
Ma rido e sono felice di questo, perchè vuol dire che la vita va avanti nel giusto modo, come lo è stato per tutti, e come sarà per tutti.
Lo auguro a tutti voi di vero cuore.
Buonanotte

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6 anni da blogger

domenica 16 settembre 2012

14 commenti

Era il 16 Settembre 2006, ero da poco tornato dalle vacanze, dove, preso da un attimo di vena creativa, mi ero registrato a blogger e aperto podisti.blogspot.com
Tornato a casa pubblicai il mio primo post
Inizialmente appuntavo i miei pensieri, su corsa allenamenti amici... dopo un pò ho esteso l'invito a pubblicare a tutti i membri della mia ex squadra, per creare un angolo virtuale dove era possibile scambiare idee opinioni consigli appuntamenti etc etc.
Tutto andava per il meglio, il blog era diventato il punto di riferimento di tutti.
Fu così che aprii il mio Diario di allenamenti, avevo bisogno di stare un pò da solo, non dissi niente a nessuno, ma Furio mi scoprì, e gli altri vennero a seguire.
Erano i tempi in cui Runner Blade era ancora buono con me, leggete che commenti che mi faceva!
Roba da non credere!!!
Col tempo però, dopo l'entusiasmo iniziale, Pensieri di corsa scemò, e mi ritrovavo a scrivere sempre io, tanto valeva allora riprendermi di diritto ciò che era sempre stato mio.
Da allora continuo a scrivere sempre sul blog.
Posso dire, dopo aver scritto 6 anni di cazzate, di essere un blogger?

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Torno a correre

domenica 9 settembre 2012

28 commenti

Riordinare le cose dopo le vacanze non è mai stato facile, almeno per me.
Tornare alla quotidianità degli allenamenti lo è ancor di più.
Se da una parte la vita normale e il lavoro non fanno fatica ad orgnizzarsi e incastarsi tra loro alla perfezione, dall'altra gli allenamenti vivono nel caos.
La piscina è chiusa e bisogna andare in giro a cercarne un altra che non ti faccia pagare la tessera annuale solo per fare qualche vasca, la bici buca, e rimani per strada perchè i tubolari non bucano quasi mai,  ma il tuo meccanico di fiducia è ancora in ferie, e allora che fai? Ti metti a correre.
Le prime ripetute sui 1000 sono tornate, i km aumentano, la corsa sta tornando a fare la protagonista di questo fine anno.
La maratona di Torino sta prendendo sempre più forma, 10 settimane da programmare bene.
E nel frattempo, se il tempo lo permette si pedala ancora, e si nuota, e si corre, tutto così, senza un programma specifico, si va a caso, oggi mi va di fare questo domani quello e dopodomani quest'altro.
Fino a Gennaio andrò così, almeno per nuoto e bici, per la corsa invece già sto pianificando allenamenti gare e tempi.
Che vuoi, un 70.3 a Varano si può anche improvvisare, ma una maratona è meglio programmarla bene!
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Obiettivi 2012 - parte seconda

mercoledì 29 agosto 2012

23 commenti
 
Anche se le vacanze sono un lontano ricordo, la fatica mi ha abbandonato, la pigrizia mi ha sedotto e la voglia di sudare non viene, stò progettando la seconda parte di stagione 2012.

Salta la Munchen Marathon, trasferta troppo costosa, perderò anche i 63 euro di iscrizione, i tedeschi sono rigidi in questo.
Si rimette in gioco allora l'Eroica il 7 Ottobre, accostata proprio per la trasferta di Monaco, iscrizione fatta da tempo ormai, tanto vale sfruttarla, devo sistemare solo il discorso bici d'epoca.
Si prospetta anche un giro da 135km la domenica successiva alla Granfondo di Roma, 14 Ottobre.
Torino chiama ad alta voce, il 18 Novembre
Sabaudia sussurra qualcosa, ma ancora non riesco a sentire bene cosa, il 2 Dicembre.
Tutto ancora da confermare, ma diciamo che al 90% ci siamo.
E Varano?
Giusto, Varano, il 70.3 di Settembre.
Sarà un bel we in compagnia di amici, a mangiare pesce e bere spritz tra una nuotata e una pedalata...
Inutile dire che la forma non c'è, troppe carbonare gricie cozze polpi piedi di porco tartufi di mare lemolivo birre... ma non importa, sarà una bella gara!
Fortuna che Aran non è ingrassata!
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19 giorni 19 cose

martedì 31 luglio 2012

21 commenti

1 Scoppia un tubolare, a momenti m'ammazzo
2 Spacco il mignolo del piede, ma addosso al comò, il comodino l'avrei rotto
3 Stop dalla corsa per quasi 3 settimane
4 Nuoto e pedalo
5 Mi sparo i miei primi 4500m in vasca
6 La ruota posteriore della bici ha la valvola del tubolare bloccata, finche è gonfia pedalo
7 Il lavoro mi sta a ssorbendo peggio dei Nuvenia Pocket
8 Le vacanze sono ancora un miraggio
9 Pellegrinaggio dei fine settimana casa-montagna montagna-casa
10 Il caldo offusca i miei obiettivi, il caos regna nella mia testa
11 Batuffola (il criceto) è una zoccola coi denti affilati
12 A ora di pranzo fa troppo caldo per uscire in bici
13 In piscina a Luglio ormai siamo solo in due in 8 corsie, più i bagnini, na favola!
14 La birra fresca con questo caldo è la cosa più buona del mondo
15 Si aprono le Olimpiadi
16 Compio 40anni
17 Mi accorgo che mi sto allenando 3 volte a settimana
18 E il 23 Settembre ho un 70.3 da fare ...strisciando, ma non ho paura
19 Ultima nuotata in piscina prima della chiusura, la riapertura è ancora un incognita
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M'aricordo che...

giovedì 12 luglio 2012

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La mia cameretta
Si avvicinano i 40 e spesso ricorrono i pensieri ai bei tempi ormai andati, bei tempi per l'età, chiaro, non mi è mai mancato niente.
Papà centralinista tuttofare in un istituto tecnico industriale (prima la mansione ricoperta era specifica ma allo stato dei fatti molto varia), mamma casalinga, vivo con loro nelle case popolari fino al 1998.
La mia camera era il mio regno, il posto dove non mi mancava niente.

In foto non si vede il poster della Bellucci, a quei tempi era davvero tanta!

Si vede però il disegno, che feci direttamente sulla parete, del mio cartone preferito, Gundam.
Ero piccolo, la tv era in bianco e nero, e da noi ancora non c'era Italia1, ma Quinta Rete, e vedo per caso la prima puntata di questo nuovo robot, con aria saccente già penso che non sarà mai all'altezza di UfoRobot, di Geeg o di Mazinga.
Comincia la storia che seguo con attenzione.
Tutti morti e feriti, base militare quasi distrutta, Peter Rei, rimasto quasi da solo, si ritrova a guidare questo nuovo Mobil Suite creato per sconfiggere i cattivi (che poi sembra ce l'avessero tutti col Giappone, bah!).
Non sapeva come fare, allora si mette a leggere il libro delle istruzioni.
Già qui io lo deridevo 'ma come, legge un libro per farlo alzare, e che ce vorrà mai!'
Mentre leggeva come farlo muovere, preme la leva sbagliata e il robot comincia a sparare 'hahaha!' e dopo qualche secondo il caricatore girava a vuoto, aveva finito i colpi.
Fu il momento in cui mi feci serio 'Come, ha finito i colpi?'
Quello è stato il primo cartone che mi appassionò tanto, molto più realista di tanti altri, e come tutte le cose belle finì presto, sembra che non pagarono i diritti e per anni di Gundam non si seppe più niente, fino a qualche anno fa.
Oggi il Giappone vuole produrlo, saranno le conseguenze delle radiazioni di Fukushima...

Si intravede  la scritta dei Vigili del Fuoco, ebbene ho fatto anche quello, per un anno solo, ho guidato tutti i mezzi del 115 tranne l'anfibio e l'elicottero, ma ho fatto un giro su entrambi.

Non si vede la console con i Technics, sotto il poster della Bellucci.

Non si vede la chitarra, una Eko del 1978

Si vede un adesivo della CocaCola anni 80 e un altro col marchio Fila, che produceva abbigliamento, e non sottilette.

Non si vede il baracchino, Archimede è(ra) il mio QRZ, che tempi ragazzi, senza cellulari già stavamo anni avanti io e i miei amici!

Non si vedono tante altre cose, ma ricordo tutto come se fosse ieri, e un pò di nostalgia ce l'ho.
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La risposta che cercavo

lunedì 9 luglio 2012

34 commenti
Mediocre sono e mediocre rimarrò, dunque perchè pensarci troppo?
Si tratta del mio livello sportivo, a quasi quarant'anni non si può pretendere molto, specie se hai passato i primi 30 a oziare tra la tv e il divano.
Come è stato per la scelta della mia prima nuova bici, anche per le nuove ruote alla fine ho fatto di testa mia.

Bici da crono o bici da corsa?
Il dilemma numero uno. Tanti consigli, tante voci, tante letture a riguardo, e tutto andava a finire sul piatto della bilancia della bici da corsa...
compro la bici da crono, Aran.

Route basso o alto profilo?
Dilemma numero due. Anche qui tante pippe mentali, in gara ho provato le DuraAce da 50, magnifiche, più alte se non c'è la gamba sono controproducenti, anche qui tante voci ascoltate, ma a differenza del dilemma uno, ho toccato con mano la differenza tra le normali e quelle a medio profilo, ma non ho mai provato le alte profilo.
Compro le ruote profilo 82 con tubolari.

Durante la prima uscita di giovedì fatico, non poco, ma forse è il vento, forse solo un fatto psicologico, finisco il giro alquanto affaticato. Avrò fatto la scelta giusta?
Questa è la domanda che mi pongo per due giorni.
Sabato mattina escursione col gruppo vacanze piemonte al lago di Albano, Yò, Giancà, ErMoro, Brant, Max, MarcoC & C, FrancoS, Francorre, la banda della Magliana insomma,  corsa intorno al lago e bagno rigenerante (piu che altro per lavarsi prima del pranzo!).
Pranzo in fraschetteria, dove (come dice Yò) se semo buttati via tra porchetta salame carbonara e vino rosso. Da rifare assolutamente.
Tra un bicchiere e l'altro la domanda è sempre lì, avrò fatto bene? Non ero molto convinto, ne parlo con RB, ma so che devo aspettare per trarre conclusioni, aspettare la prossima uscita o la successiva ancora.
Domenica mattina inforco le scarpe e caschetto e comincio a pedalare, destinazione Rieti.
Tira vento, a tratti sbando, specialmente con la ruota anteriore, non mollo, continuo a testa bassa, in salita costante mantengo i 15km/h, in discesa vado cauto, troppo vento, sulla salaria rischio troppo. Ma le impressioni sono quelle giuste. Torno a casa soddisfatto.
Adesso Aran è un cavallo da domare meglio, scalpita più di prima, ma sono contento così.

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La sfida del 2013

mercoledì 4 luglio 2012

35 commenti
Al-Sultan Faris
Sicuramente non riuscirò a fare quello che ha fatto lui, ovvero vincere, ma se parliamo di quello che sta facendo in foto... bè, se avrà il coraggio di ripresentarsi il 30 Giugno del 2013 a Klagenfurt lo sfido a chi finisce prima ...la birra!!


Swim km 3,8 ...affogo
Bike km 180 ...emorroidi
Run km 42 ...vesciche e allucinazioni

...lavorerò per evitare le piaghe sopra citate ed arrivare al traguardo!

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La scalata del Terminillo

venerdì 29 giugno 2012

22 commenti
In una bella giornata di sole, si prende un giorno di ferie dal lavoro, si carica la bici in macchina, ci si vede a metà strada e si parte in direzione Terminillo.
Il monte più alto del mondo, dove in cima dicono abiti il BigFoot, ma noi non abbiamo paura di incontrarlo, anzi!
Dopo un breve giro di riscaldamento, cominciamo a salire, salire e salire.
Poi si sale, si curva in salita, e si sale ancora.
Si suda, si fatica e si sale.
Si sale, ci si ferma per riempire le borracce, e poi si torna a salire.
Ancora salita, tornanti e salita.
Salita.
Si sale e finalmente si arriva in cima.
1ora e 35 minuti.
Foto.
Freddo.
Si va al bagno.
Si scende.
Si arriva a valle.
25minuti.
Ci si cambia.
Si mangia in trattoria.
:)





Protagonisti
(in ordine alfabetico) 

Gian Carlo
Gianluca
Giorgio
Sandro 

Il BigFoot
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La bella vita

lunedì 25 giugno 2012

22 commenti
E' smaltita la sbornia, dopo tanto dannarsi il benedetto traguardo è ormai giunto.
Il sabato del villaggio? No, per niente.
Ma vorrei aver riposato di più, l'obiettivo dell'anno (2011 e 2012, ma non facciamo caso ai particolari) è stato finalmente raggiunto, e a pieni voti!
Distanze più lunghe, o più corte di quelle che si narrano in giro, la cosa che conta è essere arrivati.
E io lo fui!
Ma stavolta, tutto è più incasinato, intendo il seguito.
Generalmente dopo un grande obiettivo raggiunto si trascorre un periodo di pausa, dalle 2 alle 3 settimane circa, per ritrovare la forma giusta per il prossimo obiettivo, che generalmente si pone ad almeno 6 mesi dall'ultimo (faccio grosso modo sempre così).
Ebbene, non riesco ad organizzare un emerito c...avolo, calendari a destra e a manca, il Salto che farò con RB a Luglio, Munchen Marathon, 7 giorni prima l'Eroica, Varano, Coast to Coast...
...ho bisogno di ferie!!  ...dove quest'anno poi, visto la vicinanza, porterò la bici per testare il percorso del 70.3 di Varano... basta, non ce la faccio!
Io il mio obiettivo l'ho raggiunto, dovrei aleggiare nella bambagia, bere mangiare e ingrassare almeno un paio di kg...
Dopo solo due settimane di pausa sono sceso di un kilo ( 6 allenamenti in tutto) e sono già ritornato a pieno regime. Domenica i primi 100km con Aran, oggi 8km in progressione + 12x100 in salita, domani nuoto e dopodomani...
Ho la settimana strapiena. Non parliamo poi della prossima...
Ma i Maya che minchia stanno facendo???
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IM 70.3 Italy, niente e nessuno mi ha fermato stavolta

lunedì 11 giugno 2012

83 commenti
Eccomi di nuovo a piedi nudi sulla spiaggia, su quella spiaggia. Solita cuffia blu, solita gente, solita atmosfera, sono rilassato, i miei amici sono con me, la mia famiglia anche, ci siamo ormai.
Nuoto un pò prima dello start, l'acqua non è poi così fredda. Vado in zona partenza, dove trovo Carlo che mi stava cercando, arriva mia moglie e mio figlio, sempre presenti nei miei momenti importanti.
Nuoto
Suona la sirena del via, dopo un anno esatto. Lascio andare tutti, vado in acqua, stringo l'orologio, e magari se faccio partire il crono è anche  meglio.
Si deve correre un pò in acqua prima di arrivare a nuotare. Via, cominciamo a sbracciare. Manate, zampate, botte, ma sono dietro per fortuna, poca roba. Fino alla prima boa continua lo sfilarsi del gruppo, poi la fila si allunga e si allarga. Le boe non sono correttamente allineate, e sembrano infinitamente lontane una dall'altra.
Molta gente passa a sinistra proprio per questo disallineamento, accorciando il percorso, ma forse fanno bene loro, visto che a ogni boa io non traccio una linea dritta ma un continuo e lungo zigzag.
Finisce il primo tratto in deriva, si nuota verso nord. Anche questo sembra un tratto molto lungo.
Finalmente si gira verso riva. Comincio ad allungare un pò, passo sopra a un pò di gente, ma la direzione è vaga. Il problema in sostanza è stato questo zigzag. Superata una boa si continua grosso modo nella stessa traiettoria, ma alzando la testa si avvistava la successiva boa in un altra traiettoria, e  così via, fino alla fine. Ma veramente questo ritorno non finiva mai, le doppie boe che delimitavano il rientro nei fralngiflutti erano sempre molto lontane. La sensazione era quella di nuotare per troppo tempo, il ritmo era veloce, il respiro lo conferma, tengo duro e continuo, fino a quando penso che se continuo così arrivo già stanco fuori dall'acqua. Così è, infatti, ancor prima di finire a nuotare. Mi alzo in piedi e guardo il crono, 47:49.
Dico tra me e me, non è possibile, dove ho sbagliato?
Comincio a correre, Giancarlo mi urla che il giro era piu lungo di 1900m, quelle poche parole mi danno il conforto che cercavo. Non sono Phelp, ma contavo di uscire almeno sotto i 40min.
I miei supporter mi urlano e incitano, anche troppo, qualcuna tornerà a casa senza voce, entro in zona cambio, la testa gira, ma infilo i calzini, le scarpette, il casco, i gel, occhiali e anche i guanti, via, qui comincia la mia gara. Brant mentre salgo in bici mi urla, gli dico 'Aspetta qui, torno subito!'
Bike
Aran scalpita, non la trattengo.
Subito a tutta nel tratto cittadino, in posizione si comincia a viaggiare sui 38orari, forse un pò troppo.
Si curva e si esce dal centro, mangio una barretta con calma, quelli da poco sorpassati a tutta mi guardano incuriositi, gli sorrido. Acqua per madare giù quell'impasto papposo e via, sotto di nuovo a spingere.
Passiamo sull'asse attrezzato chiuso per intero per far passare noi, la pendenza in discesa è lieve, ma permette di pedalare a 48orari, ma dopo 6km il gioco finisce.
Si esce dall'autostrada e la salita poco dopo arriva. Il tratto fatto il giorno prima con Pietro Luigi Stefano e altri lo riconosco, spingo allora prima di arrivare alla salita. Da quel momento in poi è un continuo jòjò come dice un americana, passi tu passo io, ripassi tu ripasso io. Fa caldo e le borracce d'acqua non si bevono, si rovesciano sulla testa. Al ristoro si fa il pieno, e un lungo tratto rettilineo permette di recuperare il tempo perso in salita. Le gambe cominciano a pesare, si riprende l'asse attrezzato, si spinge ancora, ma il vento è contro, pochi km e si esce per il secondo giro, ancora jòjò.
Ancora il ristoro e ancora il tratto in discesa tutto dritto, si spinge, in pianura tra gli alberi il contakm è fisso sui 44orari, sto esagerando, lo so, ma non me ne frega niente. Prima di riprendere l'asse mangio la seconda barretta, bevo, si arriva in autostrada e si spinge ancora, controvento, in lieve salita, supero tanti ciclisti a una velocità a dir poco esagerata, guardo il crono, sto andando a 35orari, ma allora erano loro ad andare a 20 all'ora! Fatico molto ma me ne frego, non vedo l'ora di arrivare. Prendo l'ultima borraccia di sali e spingo per l'ultimo tratto autostradale. Si scende in città, curva a destra poi a sinistra, si passa di nuovo per il centro, la gente è aumentata e ti incita, le ruote a 42orari fanno un rumore che incute timore.
243 posizioni recuperate in classifica. Ho spinto tanto.
Corsa
Scendo dalla bici e i miei amici mi urlano ancora, che grandi sono stati! Arrivo in zona cambio che piango, nessuno lo vede, ho gli occhiali e il sudore si mescola alle lacrime, mia moglie è davanti alla mia postazione che mi aspetta, gli mando un bacio, aggancio la bici, sfilo le scarpe e metto le 'running', ho finito, ho già vinto!
Antonio mi riprende con la videocamera arroccato come un paparazzo, anche lui mi aspettava.
E' finita, ormai è finita, giro il numero e comincio a correre, ripeto ancora è finita e piango. Sul percorso incontro Stefano, piu contento nel vedermi che di finire la gara, Carlo ci sosteniamo a vicenda, credo di aver riconosciuto Marco Bucci che mi chiama per nome, alto circa due metri non poteva essere che lo svizzero! Ivo Collu visto in albergo, in bici e anche in corsa, scambiamo due chiacchiere e poi proseguo al mio ritmo (Ivo hai fatto un 70.3, hai fatto una gran gara!) Franchino sul bordo strada, Aldo Rock, Gianni, una coppia sconosciuta che ad ogni giro mi chiamavano per nome, i bambini, al primo giro mi fermo e bacio mia moglie, Antonio Brant è ancora li che mi riprende a ogni passaggio.
Primo bracciale, secondo bracciale, che corrispondono a primo ponte, secondo ponte. Arriva il terzo e ultimo giro, non ho il tempo al km, non me ne frega niente, ho solo il tempo totale, sto comunque sotto le 6 ore, allungo il passo dopo aver percorso l'ultima discesa del ponte, sul tratto di lungomare è un continuo sorpassare, arrivo al bivio dell'arrivo, stavolta giro a destra, metto la freccia ed entro in spiaggia, mia moglie e i miei amici sono tutti li, mio figlio mi prende per mano e corre insieme a me fino al traguardo. Lo speaker mi chiama 'Arriva anche Gianluca, che bello col figlio, Master Runners anche tu sei un finisher' Voci dicono che un certo Brant (grazie amico mio) ha detto il mio nick allo speaker, io lo avevo sentito ma non ci avevo creduto!
Due vinictori
Sto aspettando le foto del mio arrivo con mio figlio, noi due che voliamo in mezzo a due ali di gente che ci applaudiva! Ho ancora la pella d'oca!
Conosco dopo l'arrivo anche SemperAdamas (chiedo venia se al tuo dir 'Sono Francesca' ho detto Francesca? ...poi ho visto i capelli rossi e tutto è stato chiaro! :)) grandissima anche lei ad aver portato a termine questa grande impresa che in poche riescono a fare!
Un fine settimana pieno di emozioni, Luigi 'Magic' coi suoi boccoli di ferro, Loredana tanta grinta da vendere, Paolo Scotti anche lui finisher, Pietro la nostra guida turistica sul percorso, un omino della Varese Triathlon che mi ha salutato dicendomi di avermi visto da Guzzo, Alessio con una media a fine gara, Mario il giorno pregara, tutto perfetto...
o quasi tutto, il guastafeste stavolta l'ha fatta veramente grossa. Mentre io correvo i 21 km c'era qualcuno che mangiava a bordo strada alla faccia mia spaghetti alle vongole, sorseggiando un fresco e brinoso calice di vino bianco in compagnia della sua signora.
Ma questo lo voglio raccontare nel prossimo post, ora voglio godermi la mia ritrovata gioia, dopo tanto tempo giustizia è stata fatta, le tre medie bevute in compagnia dei miei amici stavolta avevano tutto un altro sapore.
Pescara 2012, IronMan 70.3 Italy, obiettivo distrutto, passo e chiudo.
Traguardo che dedico a mia moglie e a mio figlio
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E ora va in onda...

mercoledì 6 giugno 2012

17 commenti
Master TV
Scusate, stacco la spina, ho un pò da fare nel weekend.
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