Roma Ostia 2013 la Mezza Maratona più facoltosa d'Italia

mercoledì 27 febbraio 2013

20 commenti
Comincio veramente ad essere stanco di buttare via soldi in questo modo, non parteciperò più (ma già lo dissi tempo fa) a gare che ti obbligano ad iscriverti con mesi di anticipo, ma sopratutto che non sono disposti almeno a spostare, per mancata partecipazione, l'iscrizione all'anno successivo.
Ma i Bancari questo lo fanno, e per la Roma Ostia le opzioni sono diverse:
Opzione 1: 
Le quote di partecipazione non sono rimborsabili in nessun caso. Se tuttavia un atleta iscritto è impossibilitato a partecipare, può trasferire la propria quota di iscrizione ad un altro atleta.
Ma...
Sarà possibile effettuare la procedura sopraindicata pagando i seguenti diritti di segreteria: entro la prima scadenza del 27 settembre gratis (6 mesi prima, e grazie...), entro la seconda scadenza del 15 Novembre 5 Euro, entro la terza scadenza del 18 Dicembre 7 Euro, entro l’ultima scadenza del 7 Febbraio 2013  10 Euro.
Opzione 2:
Entro il 22 febbraio 2013 è possibile trasferire l’iscrizione all’anno successivo con il pagamento di 12 Euro, previa comunicazione via email e copia del pagamento allegata.

Se avessi deciso comunque di spostare l'iscrizione al prossimo anno avrei sborsato un totale di 54€ per correre 21km nel 2014 (34€ se mi fossi iscritto a Settembre 2012...)

Si ok, l'organizzazione, tanta gente, blablablabla e ancora blablabla...
Ma quanto costa far correre una persona per 21km?
Non costa quanto a quelli della Mezza di Fiumicino?
Con tutti quegli sponsor poi, che gli danno tutto, dall'acqua ai premi.


La corsa è una passione che costa poco, un par de scarpe e via... e così deve continuare ad essere, almeno per me.

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Io odio il Triathlon

giovedì 14 febbraio 2013

36 commenti
Odio vestirmi come un palombaro poi salire in bici e prendere il freddo in faccia e in ogni dove, tornare a casa e muovermi come Armstrong, non quello che ha vinto il giro del mondo in bicicletta, ma quello che fece il piccolo passo più importante per l'umanità.
Odio bucare al freddo, prima accennato, sostituire la camera d'aria con le dita congelate, poi risalire in bici e diventare un ghiacciolo maleodorante.
Odio l'incontinenza dovuta al freddo (sempre lui) e alle bevute fatte per necessità,  fermarmi, fare pipì, risalire in bici e vedere il ghiacciolo riprendere forma.
Odio controllare ogni giorno il contenuto dello zaino, rischiando di andare a correre con costume e accappatoio o buttarmi in acqua con scarpe pantaloncini maglietta ed mp3.
Odio puzzare di cloro malgrado mezza boccia di bagnoschiuma e sfregamenti vari sotto la doccia, dopo anche 10minuti ininterrotti mi accorgo che non servono a niente, e poi andare in giro con un alone che mi circonda per il resto della giornata.
Odio alzarmi alle 6 e pedalare come uno zombie per almeno 10 minuti e nei successivi 30 come un isterico schizofrenico in preda al panico inseguito dai lupi.
Odio avere tutti i giorni della settimana impegnati a faticare e a sudare senza che nessuno mi inciti o mi applaude per lo sforzo che sto facendo.
Si, odio il triathlon, lo odio, passare mesi e mesi a riorganizzare e a combattere contro il tempo, gli imprevisti, le difficoltà, facendomi diventare intrattabile se salto una seduta, rischiando di sostituirla con una, o più, dallo psicologo, aspettando e pazientemente guardando il calendario, in attesa che quello stramaledetto giorno arrivi, per poter finalmente riempire il vaso della mia gratificazione, della mia stima, del mio orgoglio! Giorno in cui tutto questo odio si trasformerà di nuovo in passione, dimenticandomi, anzi, ricordandomi tutti questi sacrifici fatti e che nuovamente mi faranno ricominciare a faticare e a sudare con piacere e soddisfazione...
Ma quel giorno ancora deve arrivare, e io adesso odio il triathlon.
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Le calze Booster

venerdì 1 febbraio 2013

14 commenti
Regalati circa tre anni fa, li avrò usati una decina di volte, messi alla maratona di Roma del 2011, non preparata a dovere, mi hanno lasciato una sensazione di 'costrizione' che ha avuto effetti negativi nel riutilizzarli.
Ultimamente li ho rimessi per caso, in una giornata fredda, avevo portato solo un paio di pantaloncini corti per correre e li ho indossati per limitare il freddo.
Le sensazioni sono state buone, e così adesso è un mese che li porto sempre con me, sia nei lunghi che nei lavori, me li risparmio per la corsa lenta.
Aiutare il ritorno del sangue venoso per ossigenare prima il muscolo dicono sia l'effetto benefico, dunque migliorare la prestazione, un aiuto puramente psicologico lo dico io.
Parlano anche di limitazione degli infortuni, ma qui andiamo sul filosofico.
Io comunque continuerò ad indossarli, almeno nella corsa, in bici ho provato a metterli, ma ho piu una sensazione di intralcio che altro.

La preparazione continua alla grande, il coach è soddisfatto e io più di lui, certo se era una bella gnocca gli allenamenti sarebbero andati ancora meglio (anche quello potrebbe essere un aiuto psicologico) :)
148 giorni al via, comincio a vedere i miei piedi sulla riva del lago...
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