Come nasce un mito

martedì 16 aprile 2019

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Ore 10:30 è la ricreazione, come a scuola suonava la campanella, qui nell'ambiente del posto fisso scatta la pausa caffè.
Memore della conversazione avuta con i colleghi pochi giorni fa e complice la temperatura abbastanza mite di questi giorni ancora incerti, mi permetto di tirare fuori un giacchetto a me particolarmente caro, preso in Austria (ovviamente come da foto).
Andiamo dunque al bar interno e fatto lo scontrino vado a fare la fila al bancone.
Mentre aspetto mi stringe il braccio un uomo alla mia destra e mi fa:
-Questa giacca l'hai presa a Klagenfurt?
Avendo già detto Klagenfurt ha guadagnato in un attimo tutta la mia attenzione
- Si
rispondo io.
- Ma la indossi con una giusta causa o l'hai comprata così tanto per?
Ammetto di aver cambiato per una frazione di secondo espressione nel guardarlo, poi con la giusta cordialità (ma soltanto per aver dimostrato pochi attimi prima di conoscere l'argomento nominando Klagenfurt) gli accenno di averla comprata (la giacca) e fatta (la gara) nell'ormai lontano 2013 e dopo un 'grande' detto in modo molto scontato mi racconta ovviamente di lui e dei suoi olimpici.
Devo dire che l'ho ascoltato molto volentieri, dopo anni è la prima volta che mi capita di parlare con uno sconosciuto di triathlon sul posto di lavoro, ma soprattutto con uno sconosciuto che sa di cosa stiamo parlando.
Poi ad un certo punto mi chiede:
- E quanto ci hai messo? 12 ...13 ore?
...secondo voi, quanto posso avergli detto di averla chiusa 😏
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L'eterna ignoranza

mercoledì 10 aprile 2019

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Ignoranza non intesa in tono dispregiativo, ma semplicemente nel senso di 'ignorare i fatti e pensare di saperne'.
Stiamo prendendo il caffè e stranamente si parla di corsa, jogging credo sia il termine più adatto.
Molto semplicemente consiglio qualche scarpa, ho una chat di gruppo che mi mantiene aggiornato a riguardo, e mi complimento per la costanza che questi dipendenti del posto fisso hanno nel correre.
Esce fuori all'improvviso il discorso Ironman e sulle fantomantiche distanze delle tre o quattro.. tre, sono tre discipline, 20km di nuoto 200km in bici e 42 di corsa, bene sulla bici ottimo nella corsa, ma sul nuoto non ci siamo proprio.
Puntualizzo allora le distanze giuste smentendo anche la falsa notizia che uno da sul prossimo Ironman di Pescara:
a Pescara (nessuno mi tocchi Pescara) si faceva il 70.3 che quest'anno è stato spostato a Cervia il giorno dopo l'Ironman, specificando ulteriormente le relative distanze, giorni blablabla...
A quel punto, inevitabilmente
-Hai fatto l'Ironman di Pescara?
-Si
-E quello intero lo hai mai fatto?
-Si due volte
-Grande e come ti sei piazzato?
...sapevo arrivasse questa domanda e dentro di me conoscevo già la risposta
-Tra i primi, Francoforte l'ho fatto in 9 ore e mezza

Con soddisfazione mi prendo i complimenti, finisco il mio caffè e me ne torno in ufficio con una corona di alloro sul capo e un Lei intorno al collo.

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La solitudine che ti fa sentire vivo

lunedì 11 marzo 2019

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Questa estate diverse volte sono andato in solitaria sulla nostra montagna del centro Italia, il GranSasso.
Nelle giornate estive i percorsi erano abbastanza frequentati, malgrado fossi solo avevo sempre la tranquillità che in caso accadesse qualcosa il mio fischietto sarebbe stato sufficiente ad attirare l'attenzione di qualcuno.
Un sabato di Settembre però, mi sono ritrovato completamente solo per gran parte del tempo, incontri molto rari in una giornata abbastanza incerta.
Decisi di andare verso la vetta orientale del Corno Grande, passando per il ghiacciaio del Calderone, percorsi non impegnativi, qualche ferrata che fanno anche i bambini, per me era la prima volta.
Niente di pericoloso dunque, qualche pezzo scosceso, bei dirupi, ma niente di eccessivamente pericoloso.
Il caso volle però che dal bivio per la normale in poi non incontrai nessuno, ero completamente solo. Arrivai al Calderone giusto in tempo per avvistare le ferrate che portavano in cima, feci qualche foto e in un attimo tutto intorno a me era diventato bianco, completamente.
In quel momento, l'essere da solo con la nebbia che a malapena faceva vedere il sentiero, mi fece provare una sensazione bella e brutta nello stesso tempo.
Con calma e senza fretta tornai indietro, rinunciai alla vetta... certo che non stiamo parlando del K3 o del K2, ma nel mio mondo il Corno Grande è la vetta più alta che ho raggiunto in solitaria.
Tornato al bivio per la normale sono salito in cima dove ho trovato un paio di inglesi che stavano mangiando.









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Una pedalata in compagnia

martedì 5 marzo 2019

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-Lorè che fai esci in bici con me?
-Si dai.
-Ti preparo la bici allora.
-Ok

Smonta la bici dai rulli, cambia le ruote, gonfia le ruote, rimetti in carica la luce posteriore, dai una registratina al cambio e una controllatina ai freni.

Smonta Aran dal muro, spolveratina, gonfia le ruote, rimetti in carica la luce posteriore, dai una registratina al cambio e una controllatina ai freni.

Ritrova nei cassetti i completini estivi, i manicotti, i calzini, i guanti la bandana, lo scaldacollo, no lo scaldacollo no, gli smanicati, i caschi, gli occhiali, una stretta agli attacchi delle scarpe.
Tutto pronto.

-Lorè i panni stanno sul letto, dai che sono già le dieci.
-Pa... adesso mi ha scritto Fabrizio, vado a correre con lui sulla ciclabile.

...mocciosi.

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Perchè non parteciperò all'IRONMAN 70.3 ITALY di Cervia

venerdì 22 febbraio 2019

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Come al solito se non si fanno le accozzaglie non siamo contenti.
Poteva essere forse una buona occasione per ricominciare, ma riflettendoci su no grazie.
Il giorno dopo l'Ironman di Cervia che si terrà il 21 Settembre, si svolgerà anche il 70.3 d'Italia che prima si svolgeva a Pescara.
Che io ricordi, ormai sono passati diversi anni, due gare di questa entità o si facevano lo stesso giorno o in date relativamente distanti o in posti diversi.
Farla il giorno dopo il grande evento dell'ironman a me risulta essere 'na cazzata immane.
Perché?
Perché non voglio prenotare l'albergo dal venerdì per fare la gara di domenica, il sabato le strade saranno tutte chiuse, dunque mi troverò costretto a prenotare di venerdì.
Perché se un Ironman porta  mediamente 15000 persone (che non andranno via la domenica mattina) un 70.3 ne porterà almeno altre 8000, facendo collassare servizi e altro, immagino per prenotare una cena il sabato sera...
Perché sono sicuro che i cessi messi sul percorso gara non verranno svuotati e ripuliti per il giorno dopo e sappiamo tutti quale sarà la condizione di quei Sebach il giorno dopo un ironman, Non lo sapete? Avete mai corso una maratona? Moltiplicate gli schizzi e la puzza al cubo ed il gioco è fatto.
Perché il secondo giorno che gli abitanti limitrofi si troveranno nuovamente bloccati in casa o fermi in macchina per strada ti insulteranno come non mai.
Perché la gente che starà ai bordi della strada durante l'ultima frazione ne avrà talmente le palle piene di vedere queste tutine colorate che corrono con cappellini e visiere da tennisti che non ti cagheranno neanche se stramazzi a terra in preda alle convulzioni, anzi, gioiranno nel vederti agonizzare "...te sta bene!"
Ma soprattutto perché non voglio sbobbarmi le facce soddisfatte e compiaciute di quelli che il giorno prima ha fatto l'Ironman e che ti guarderanno come una mezza pippa che si accingerà a fare la metà di quello che hanno fatto loro, ma che comunque ti inciteranno dai bordi della strada con un sembiante sorriso a 48 denti tipico dei radical chic 



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Simulare gli ultimi km di un Ironman

lunedì 18 febbraio 2019

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Dopo quasi 3 anni mi sono deciso a riprendere una fascia cardio per il mio sfigato Fenix3.
Sfigato perchè da quando l'ho preso (07/2016) non ha mai fatto una gara degna del suo nome e non l'ho mai utilizzato in modalità multisport.
Ho ricominciato inconsciamente a muovere qualche passo a piedi e a fare qualche pedalata indoor, fa ancora troppo freddo per pedalare su strada e io odio pedalare col freddo, trovandomi dunque in una situazione di libero arbitrio che mi permette di decidere cosa fare o non fare, tornerò a pedalare in strada solo quando farà di nuovo caldo, se mi andrà.
Giustamente poi ho reimpostato i miei parametri fisici sull'orologio per avere dei valori quasi corretti, ho modificato il peso in sostanza.
Ieri dunque sono uscito per una corsetta , sono partito con una respirazione non affannata e subito dopo qualche metro ero praticamente in apnea.
Sto ripartendo da zero in pratica, un anno e mezzo di fermo sono tanti, ma che ci posso fare.
Quello che ieri ho apprezzato di più è stata una grande emozione che ho riprovato correndo questi pochi km.
Quale?
La stessa identica sofferenza che ho provato correndo gli ultimi km di un ironman.
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In bici contromano

martedì 12 febbraio 2019

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La nuova proposta di legge prevede anche questo, ebbene si, visto che ci odiate tanto, se diventerà legge potremmo andare contromano in quei tratti urbani dove la velocità consentita è di 30km/h, ma non è tutto, potremmo anche circolare sulle corsie riservate ai mezzi pubblici e avere la precedenza ai semafori.
Già me lo immagino, se prima l'automobilista medio ci odiava da domani ci sarà una vera e propria guerra.
Purtroppo la realtà è questa, inutile prenderci in giro, la nostra cultura non permetterà mai all'uomo medio di diventare una persona civile, quando è al volante e vede quegli omini in calzamaglia colorata sulle loro due ruote da sfigati gli si fa buio e impreca a prescindere contro di loro.
Educare al buonsenso persone così non è di fatto una via percorribile, è un po come voler far scendere le scale ad una mucca.
Spero solo che insieme a queste proposte passi anche quella dell'aumento delle sanzioni per chi usa il telefono alla guida, anche se io proporrei il ritiro della patente e il carcere in caso di incidente causato da tale sconsiderato utilizzo.
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Runtatouille, tutti possono allenare

venerdì 1 febbraio 2019

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Se Remy riusciva a preparare i piatti più buoni di Parigi non vedo perché un'app non può preparare ad un Ironman chiunque decida di farlo!
Anno 2019, siamo entrati nell’era 5.0 del coaching.
Dopo aver visto gente allenata da pseudo allenatori via mail sms e whatsapp, siamo arrivati oggi al personal trainer h24, quello che vive nel tuo smartphone, in una semplice App che per soli 3 € e50 cent (iniziali che poi arrivano anche oltre i 30 euro mensili) ti crea allenamenti e ti monitora 24 ore su 24, anche di notte.
Lui è sempre con te...
"è ovunque, è intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità."
...ti segue tutto il giorno, ti dice cosa devi fare, cosa devi mangiare, quando devi mangiare, come quando e quanto devi dormire, di muoverti quando vede che stai fermo, quando stai sul treno per andare al lavoro o mentre sei in una riunione operativa, non importa quello che stai facendo, se Lui ti 'sente' fermo Lui ti scrive ‘Muoviti!. E allora inizi a fare su e giù nel corridoio del treno come faceva Dorando, esci dalla riunione con la scusa di fare pipì e ti fai a piedi 18 piani, prima a scendere e poi a salire e di nuovo su e giù fino a quando sul display del tuo smart watch appare la scritta ‘Obiettivo raggiunto!’, solo allora rientri in riunione sudato come un mandrillo in calore.
...ma la soddisfazione più grande il tuo virtual personal coach te la da la sera, dopo averti riempito la giornata di workout improvvisi, quando ormai sei allo stremo e la giornata sta per finire, mentre stai tagliando le zucchine per la frittata...
‘Obiettivo raggiunto!’




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Primo Levi e Adolf Hitler

giovedì 24 gennaio 2019

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Bisogna saper riconoscere quando una strada che si sta percorrendo porta a qualcosa di buono o a qualcosa di non buono, pensiamo sempre di sapere tutto, ciò che è bene e ciò che è male, il buonsenso prevale.
Non è sempre così.
Con il passare degli anni e solo con il passare degli anni ci si rende conto di come e di cosa è costruito il tuo castello e può essere una triste sorpresa scoprire che la parte bassa, quella che dovrebbe sorreggere tutto il peso dei nuovi anni, è debole perché fatta di idee e idealismi che fanno breccia da tutte le parti, mettendo in serio rischio tutto ciò che hai costruito per una vita intera.

Ho regalato a mio figlio questi libri (già legge di Marx, Lenin e simili perciò non ci sono andato troppo pesante) ma in uno di essi ho scritto una dedica, affinché sia chiaro il perché:


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