E con Varano si chiude la mia stagione 2012 del triathlon.
Emozioni che non è facile raccontare quelle del we appena passato.
Compagni di viaggio io e Gian Carlo abbiamo modo in macchina di parlare di tutto, di ricette di viaggi di figli di crisi di gare fatte, di quella che andremo a fare e al ritorno di quella appena fatta.
La cena pre gara a base di orecchiette alla marinara frittura di pesce dolce e amaro insieme alla Panda Family e a Loredana, il panino con prosciutto crudo e mozzarella di bufala mandato giù con una birretta sabato pomeriggio alle 18,30 circa (carico di carboidrati!) la nuotatina di sabato pomeriggio e il riposo successivo sul lettino allo stabilimento dell'albergo, 'na mini vacanza insomma!
La notte pregara la passo inspiegabilmente dormendo.
Anche se poco importanti, le notti pregara le passo insonni quasi tutte.
Dopo la colazione andiamo in zona cambio a posizionare tutto l'occorrente per la gara, Alessio (arriverà ottavo assoluto il grande Flipperino amico mio!), Stefano, Marco (che arriverà quarto assoluto, quanto pista quel ragazzaccio!) tutte facce amiche che fa sempre piacere rivedere, specialmente in momenti come questi.
Metto la muta e vado a fare due sbracciate in mare.
Una tavola d'acqua, temperatura a dir poco perfetta, nuoto fino alla prima boa, le braccia sono impacciate. Sistemo al meglio la maglia da ciclista che ho sotto.
Ho deciso la sera prima di non mettere il body perchè in bici devo portarmi dietro troppe cose, e nel body non ci vanno, due gonfia-ripara, due gonfia, due barrette, un gel, parto con le tasche piene insomma.
Ma non credo sia la maglia a darmi fastidio, piuttosto penso che se mi riscaldo ancora sia meglio.
Rivado verso la boa, ma la sensazione rimane, esco dall'acqua.
Mi innervosisce l'attesa, non sopporto stare ad aspettare. Voglio partire.
E si parte.
Dopo qualche metro nuoto già meglio, la nuotata diventa regolare, il respiro anche, punto le boe a vado per mia strada.
Tutto fila liscio, i presunti crampi non arrivano mai, la distanza è più corta del previsto, meglio così.
Guardo il crono, 1550m 32minuti, pensiero inverso a quello che feci a Pescara (così corto tutto sto tempo? Ma che cazzo!!) Poi dal tracciato del Garmin a casa vedo quello che Giancarlo mi aveva detto, traiettorie da nuotatore 'mbriaco.
Esco dall'acqua e vado in zona cambio a prendere Aran.
Appena sulla strada comincio a spingere sul piattone a una media di 37, supero tanti ciclisti, ma prima della fine rallento un pò, non voglio strafare.
Appena entrati nel vallonato intorno al lago intravedo Giancarlo, lo passo e gli chiedo come diavolo abbia fatto.
Oggi RB risulterà imprendibile, una frazione dopo l'altra senza la virgola di un errore, come vuole che sia la leggenda di RunnerBlade.
Proseguo nel saliscendi, ma le sensazioni non sono le migliori, le gambe faticano, i reni reclamano.
All'inizio della prima salita provo a sgranchirmi un pò prima dello sforzo. Niente, è come se avessi i freni tirati. Mi passa Giancà con la sua pedalata veloce e costante, lo terrò a vista nei prossimi 20km e lo perderò a Carpino.
Non riesco ad andare, le gambe di legno e la schiena a pezzi.
La bici era l'unica frazione che sentivo di poter fare al meglio, al contrario del nuoto e della corsa che in questi giorni per un motivo o per un altro, non avevo fatto.
E proprio in bici stavo soffrendo come non mai, da poco dopo la partenza fino all'ultimo km.
Cerco di non mollare e continuo a spingere in un modo o nell'altro.
Tornato sul piattone mi rimetto in posizione a 37 di media, ma dato che non voglio collassare in corsa dopo qualche km scendo a 34, in effetti realizzo che non avrei potuto continuare per tanto, e malgrado questo sorpasso tanta gente.
Arrivo in zona cambio e comincia l'ultima frazione, la corsa.
Tanto caldo, 3 giri da 7km circa, non credo di reggere per molto.
Faccio il primo giro a un passo regolare di 5:06/km incrocio Giancarlo e gli dico di non mollare altrimenti lo avrei ripreso.
All'inizio del secondo giro comincia la lenta decadenza, 5:20 la media dei successivi 7km
Ci scambiamo frasi incoraggianti io Stefano Loredana e Giancarlo, sotto quel caldo infernale.
Media 5:30 il giro finale degli ultimi 7km.
Alla fine di tutto ho retto molto meglio la corsa che la bici, in paragone agli allenamenti fatti.
Chiudo in 5 ore e 41 minuti, meglio di quello non avrei mai potuto fare, neanche di 10 secondi.
Ho dato tutto quello che avevo.
Oggi posso dire che sono soddisfatto proprio perchè consapevole di aver dato veramente tutto quello che potevo, ieri quando ho chiamato Alessandra non lo ero, ero troppo rimasto male della mia frazione in bici, soffrendo dall'inizio alla fine.
Il percorso non era molto facile, sicuramente le ruote ad alto profilo me le potevo risparmiare, ma sono convinto che non sarebbe cambiato niente. Come si sa, il mezzo va sempre spinto con le proprie gambe, e se non ci sono quelle non c'è ruota o bici stratosferica che tenga.
Concludendo posso dire di aver concluso il mio secondo 70.3 migliorando di una decina di minuti il record sulla distanza (distanze permettendo) e ritenermi soddisfatto di aver corso 21km senza fermarmi mai, se non per bere ai ristori, ancora una volta.
Ora torno a pensare alla corsa, anche se a Ottobre c'è la Granfondo di Roma.
Ho deciso ieri di rivedere i miei programmi da qui a fine anno, Torino torna in forse al 50%, Sabaudia la escludo per adesso, ora mi riposo un paio di giorni e poi con calma tutto tornarà ad essere più chiaro.
Emozioni che non è facile raccontare quelle del we appena passato.
Compagni di viaggio io e Gian Carlo abbiamo modo in macchina di parlare di tutto, di ricette di viaggi di figli di crisi di gare fatte, di quella che andremo a fare e al ritorno di quella appena fatta.
La cena pre gara a base di orecchiette alla marinara frittura di pesce dolce e amaro insieme alla Panda Family e a Loredana, il panino con prosciutto crudo e mozzarella di bufala mandato giù con una birretta sabato pomeriggio alle 18,30 circa (carico di carboidrati!) la nuotatina di sabato pomeriggio e il riposo successivo sul lettino allo stabilimento dell'albergo, 'na mini vacanza insomma!
La notte pregara la passo inspiegabilmente dormendo.
Anche se poco importanti, le notti pregara le passo insonni quasi tutte.
Dopo la colazione andiamo in zona cambio a posizionare tutto l'occorrente per la gara, Alessio (arriverà ottavo assoluto il grande Flipperino amico mio!), Stefano, Marco (che arriverà quarto assoluto, quanto pista quel ragazzaccio!) tutte facce amiche che fa sempre piacere rivedere, specialmente in momenti come questi.
Metto la muta e vado a fare due sbracciate in mare.
Una tavola d'acqua, temperatura a dir poco perfetta, nuoto fino alla prima boa, le braccia sono impacciate. Sistemo al meglio la maglia da ciclista che ho sotto.
Ho deciso la sera prima di non mettere il body perchè in bici devo portarmi dietro troppe cose, e nel body non ci vanno, due gonfia-ripara, due gonfia, due barrette, un gel, parto con le tasche piene insomma.
Ma non credo sia la maglia a darmi fastidio, piuttosto penso che se mi riscaldo ancora sia meglio.
Rivado verso la boa, ma la sensazione rimane, esco dall'acqua.
Mi innervosisce l'attesa, non sopporto stare ad aspettare. Voglio partire.
E si parte.
Dopo qualche metro nuoto già meglio, la nuotata diventa regolare, il respiro anche, punto le boe a vado per mia strada.
Tutto fila liscio, i presunti crampi non arrivano mai, la distanza è più corta del previsto, meglio così.
Guardo il crono, 1550m 32minuti, pensiero inverso a quello che feci a Pescara (così corto tutto sto tempo? Ma che cazzo!!) Poi dal tracciato del Garmin a casa vedo quello che Giancarlo mi aveva detto, traiettorie da nuotatore 'mbriaco.
Esco dall'acqua e vado in zona cambio a prendere Aran.
Appena sulla strada comincio a spingere sul piattone a una media di 37, supero tanti ciclisti, ma prima della fine rallento un pò, non voglio strafare.
Appena entrati nel vallonato intorno al lago intravedo Giancarlo, lo passo e gli chiedo come diavolo abbia fatto.
Oggi RB risulterà imprendibile, una frazione dopo l'altra senza la virgola di un errore, come vuole che sia la leggenda di RunnerBlade.
Proseguo nel saliscendi, ma le sensazioni non sono le migliori, le gambe faticano, i reni reclamano.
All'inizio della prima salita provo a sgranchirmi un pò prima dello sforzo. Niente, è come se avessi i freni tirati. Mi passa Giancà con la sua pedalata veloce e costante, lo terrò a vista nei prossimi 20km e lo perderò a Carpino.
Non riesco ad andare, le gambe di legno e la schiena a pezzi.
La bici era l'unica frazione che sentivo di poter fare al meglio, al contrario del nuoto e della corsa che in questi giorni per un motivo o per un altro, non avevo fatto.
E proprio in bici stavo soffrendo come non mai, da poco dopo la partenza fino all'ultimo km.
Cerco di non mollare e continuo a spingere in un modo o nell'altro.
Tornato sul piattone mi rimetto in posizione a 37 di media, ma dato che non voglio collassare in corsa dopo qualche km scendo a 34, in effetti realizzo che non avrei potuto continuare per tanto, e malgrado questo sorpasso tanta gente.
Arrivo in zona cambio e comincia l'ultima frazione, la corsa.
Tanto caldo, 3 giri da 7km circa, non credo di reggere per molto.
Faccio il primo giro a un passo regolare di 5:06/km incrocio Giancarlo e gli dico di non mollare altrimenti lo avrei ripreso.
All'inizio del secondo giro comincia la lenta decadenza, 5:20 la media dei successivi 7km
Ci scambiamo frasi incoraggianti io Stefano Loredana e Giancarlo, sotto quel caldo infernale.
Media 5:30 il giro finale degli ultimi 7km.
Alla fine di tutto ho retto molto meglio la corsa che la bici, in paragone agli allenamenti fatti.
Chiudo in 5 ore e 41 minuti, meglio di quello non avrei mai potuto fare, neanche di 10 secondi.
Ho dato tutto quello che avevo.
Oggi posso dire che sono soddisfatto proprio perchè consapevole di aver dato veramente tutto quello che potevo, ieri quando ho chiamato Alessandra non lo ero, ero troppo rimasto male della mia frazione in bici, soffrendo dall'inizio alla fine.
Il percorso non era molto facile, sicuramente le ruote ad alto profilo me le potevo risparmiare, ma sono convinto che non sarebbe cambiato niente. Come si sa, il mezzo va sempre spinto con le proprie gambe, e se non ci sono quelle non c'è ruota o bici stratosferica che tenga.
Concludendo posso dire di aver concluso il mio secondo 70.3 migliorando di una decina di minuti il record sulla distanza (distanze permettendo) e ritenermi soddisfatto di aver corso 21km senza fermarmi mai, se non per bere ai ristori, ancora una volta.
Dati statistici |
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Ora torno a pensare alla corsa, anche se a Ottobre c'è la Granfondo di Roma.
Ho deciso ieri di rivedere i miei programmi da qui a fine anno, Torino torna in forse al 50%, Sabaudia la escludo per adesso, ora mi riposo un paio di giorni e poi con calma tutto tornarà ad essere più chiaro.
non sembrano male le orecchiete......
RispondiEliminaMarco erano buone, meglio quelle alle cime di rapa però
Eliminala verità è che dopo pescara hai staccato, testa e gambe.
RispondiEliminail che comunque non vuol dire che hai sbagliato, quello era il tuo obiettivo principale e l'hai centrato.
sappiamo bene che a dicembre ricomincierai a pistare
Stè sono soddisfatto per quello che ho fatto, senza nessun rammarico, ieri sera ho realizzato che ho fatto un 70.3 facendo da agosto
RispondiElimina190km corsa 672km in bici e 19km di nuoto
... sono soddisfatto ...ho realizzato che da Agosto ho fatto:
RispondiEliminaIn bc io ho fatto meno km di te ...eppure ti ho quasi tenuto.
Forse come dice il buon Stefano ieri hai fatto una buona gara ...ma le motivazioni vere(gli occhi della tigre) erano quelli che avevi a Pescara e che di sicuro avrai a Kla13
Giancà, infatti il mio (poco) rammarico è stato proprio per la prestazione scadente in bici, che credevo di fare molto meglio di come è andata.
EliminaMa sti cazzi (alla romana), ora si volta pagina ;)
vabbe, promosso
RispondiEliminaregalino allora!
Eliminagiallù, hai proprio ragione, da oggi si dirà: bugiardo come un triathleta! :)) per me resti cmq un eroe....
RispondiEliminaps. vi ho pensato ieri al lago, bellissima location...
Yò eroe de noantri, se vedemo ven
EliminaCalo di forma...?!
RispondiEliminaCena con RB.....?!
Qui gatta ci cova.
Hai controllato che non ti avesse per caso messo della polverini nel cibo ?!?!?!?
ahahahahahahahahah
Come al solito : 6 solo..... ecc.ecc.
Bucci ma lo sai che m'è venuto er dubbio??
Eliminacomplimenti.
RispondiEliminanelle gare di endurande la motivazione, la tensione (positiva)sono importanti quanto la preparazione
Grazie Antò si, in effetti non si può improvvisare poi così tanto un 70.3 se non si ha la motivazione giusta
EliminaL'importante è migliorarsi e mi pare che l'hai fatto, Complimenti
RispondiEliminaSi FRanco, tutto sommato alla fine sono molto contento
Eliminacon la bici che hai dovresti spazzarli via tutti! cmq gran bella prova devi stare contento! vorrei io :) eh he he
RispondiEliminaTosto grazie, curerò molto la bici, da gennaio però...
EliminaGiallu' ma si, va benissimo così.. abbiamo fatto imboccare RB, ora si pensa + forte... AH AH AH non je lo diciamo che era tutto deciso a tavolino il suo successo! povero illuso IHIHIHIHI
RispondiEliminaSi Battè, ora pensa che tutto è più facile, ...o forse no
Eliminatocca allenasse e prendersi la rivinta su Giancarlo nel 2013
RispondiEliminaAnno di fuoco il prossimo Alè!
Eliminaper me sei sempre bravo, al di là di analisi tecniche, tempi e tutto il resto.
RispondiEliminaalla prossima però lo devi sverniciare il nostro Giancarlo :D eh eh ...
Grazie Francè, a volte pretendo troppo, è vero.
EliminaMa se facevo meglio avrei potuto sfilare una ottantesima posizione invece di arrivare 95°!! :D
E daje Gianlù. Però quei metri in meno nel nuoto possono valere i 10 minuti :-) Sei un cialtrone. Marò quanto ti invidio!
RispondiEliminaAlessà, non poi capì quanto lo sono davvero!
EliminaDai, pensaci a nche tu il prossimo anno
Grande Gianlù! hai lottato fino alla fine anche in condizioni avverse, il tuo fisico e la tua testa si ricorderanno anche di questa avventura quando sarà da stringere i denti.
RispondiEliminaLuì grazie, ma mi devi uno spritz!!
EliminaCi sei mancato
eri gia appagato del tuo grande obbiettivo stagionale , comunque finisher e dalla frazione a nuoto e l'arrivo hai guadagnato posizioni!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaSi Lello, in corsa anche se ho finito a 5,30 continuavo a superare gente!
Eliminase meglio non potevi, neanche 10'', vuol dire che hai dato tutto!!! Bravo
RispondiEliminaDomè, fino al fondo del barile, grazie :)
Eliminainnanzitutto complimentoni..finire sotto le 6 ore un 70.3 è sempre tanta roba...
RispondiEliminagiornate no in bici capitano a tutti..ho notato che a volte se parto con un rapporto troppo duro poi la pago parecchio...
Mauro anch'io sono partito a tutta, come lo ero partito anche a Pescara, ma evidentemente la forma era un altra!
EliminaAnche il percorso era un altro, molta più salita...
... grazie! :)
Eliminacom'è il 910 che vedo in foto?
RispondiEliminaUno spettacolo, uso in piscina e in acque aperte, multisport...
EliminaA Varano ho 'lappato' 6 volte
Start
T1
Bike
T2
Run
Stop
e ovviamente mi ha scaricato i dati divisi per sport
:)
eh.....perchè a Babbo Natale ho intenzione di chiedere un paio di ruote in carbonio da 50mm se no un pensierino ce l'avrei fatto.
EliminaHai capito Babbo Natale!
EliminaUOMO,SEI SEMPRE UN LEONE IN GARA ! COMPLIMENTI
RispondiEliminaBress è il mio segno zodiacale, mi manca solo la criniera! Grazie Presidente!
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