La fatica comincia a farsi sentire, è il 38°km. L'ultimo dei 3 carbogel è passato per l'esofago già 3km fa. Ci sono due atleti in canotta bianco celeste, stile regione centrale che ospita la capitale, che sono al mio fianco ormai da 6km, ci facciamo da lepri a vicenda, ma ho ancora il serbatoio ben messo, e calcolo al minuto il mio arrivo, qualche secondo sotto le 3 ore e 30 minuti.
Sorpasso ormai tante persone, coi crampi, senza crampi, maschi femmine, solo una cosa hanno in comune, camminano tutte. Saprò nel pomeriggio che solo dopo i 21km ho superato 123 persone.
Al ristoro del 40° bevo ancora acqua, senza fermarmi continuo in direzione del centro di Pisa, qualche curva, un sottopassaggio in discesa, che all'andata ci ha fatto tribolare un poco, e poi curve a destra e a manca, palazzi, qualche timida mamma con dei bambini che di timido hanno solo un tricktrak che funziona male, ma la loro voce avrebbe comunque vinto su tutto il resto. La cima della torre si intravede tra le case e le fronde degli alberi ormai senza foglie, non sembra pendere. In lontananza dopo l'ennesima curva si vedono le transenne e finalmente più persone che insieme aspettano che passi qualcuno di loro conoscenza, tra queste Alessandra e Lorenzo. Mio figlio mi guarda, poi il suo sguardo passa oltre, guarda dietro di me, lo chiamo per nome, gli dico che sono papà, ma vedendomi con la parrucca mi guarda strano, poi mi dice 'ma che ti sei messo?' 'Ti piaccio?' 'Insomma. Vuoi vedere che arrivo prima di te?' 'Dai!'
Domenica ho corso per 3 ore 29 minuti e 24 secondi solo per correre 195 metri, quelli corsi con Lorenzo, e li ho corsi con una tale energia dentro che mi sono per un momento preoccupato.
Questo è quanto.
Non ho dimenticato di scrivere la parte iniziale, questa storia parte dal 38°km.
L'unica cosa che voglio ricordare prima è stata la compagnia rara di un certo
Franco dei Castelli Romani, che facendo la mezza mi ha gentilmente fatto tirare il collo per i primi 12km, così abbiamo recuperato il tempo perso in partenza dietro la calca dei partecipanti della mezza della maratona della non competitiva e dei turisti, tutti messi li, dietro l'arco dello start.
Tecnicamente il percorso è stato piatto, due salite (un sottopasso e un ponte), temperatura ottima, un grado alla partenza e penso 8 all'arrivo, paesaggisticamente a parte i primi 2km e l'ultimo km (da uno a dieci) do un 4, partecipazione del pubblico solo negli ultimi 200 metri.
Ho fatto colazione alle 7,30 con 2 fette biscottate con miele e un the, ho cambiato i tempi di assunzione dei carbogel 14° 24° e 34° e ho bevuto a tutti i ristori solo esclusivamente acqua.
In fase di partenza volevo stare sui 4,50/km, poi nei primi km ho deciso di stare sui 4,55/km. Mediamente negli ultimi due mesi avevo 50km settimanali, al pb non potevo aspirare, partire comunque a un ritmo per le 3 ore e 20 min lo avevo quasi deciso, ma poi ho scelto di avere solo un bel ricordo da questa gara, passo la mezza in 1ora 44 min e 07 secondi, e altrettanto voglio fare nella seconda mezza. Penso che se non mi fermavo a fare pipì al 30° e al 40° potevo fare un equalsplit.
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Eccoci |
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Che facciamo scattiamo? |
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Lo scatto di Lorenzo |
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La falcata di Lorenzo |
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Il dito nel naso |
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Il pollice alzato |
Manca ancora quella in cui mi strappo i capelli, appena arriva la metto
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Altimetria Pisa Marathon |